Pescara, la Strada parco non è a misura dei non vedenti: ecco la prova
Carrozzine determinate dimostra ai politici con una prova pratica come i pavimenti tattili realizzati per la filovia non rispondano alle norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche
PESCARA. Il percorso di 8,5 chilometri lungo la Strada parco, dai Grandi alberghi di Montesilvano alla stazione centrale di Pescara, è privo delle regolari barriere percettive e sensoriali per i non vedenti. Il sistema Loges per i pavimenti tattili è stato realizzato dalla Gtm per adeguare il tracciato del filobus alle prescrizioni sull’abbattimento delle barriere architettoniche, imposte dal comitato regionale Via (Valutazione d’impatto ambientale). Ma come hanno dimostrato i rappresentanti dell’associazione Carrozzine determinate, presieduta da Claudio Ferrante, non solo non risolve le esigenze di mobilità di ciechi e ipovedenti, ma piuttosto costituisce un pericolo quotidiano per chi ha seri problemi alla vista.
Nel corso di un sopralluogo delle commissioni comunali congiunte Grandi infrastrutture e Politiche sociali, tre consiglieri comunali sono stati bendati per dimostrare come un non vedente è costretto ad attraversare la strada e a raggiungere le fermate del Filò. Si tratta dei due presidenti di commissione Francesco Pagnanelli e Antonio Natarelli e del consigliere del Nuovo centrodestra Massimo Pastore.
[[(Video) Pescara, Strada parco impossibile per i non vedenti: la prova pratica]]
Una nuova dimostrazione empatica, che fa seguito alla manifestazione della scorsa settimana, quando i politici di destra e sinistra sono stati fatti accomodare sulle carrozzelle per percorrere il tratto dal centro cittadino al palazzo del Comune. Allora hanno impiegato circa due ore per un percorso di poco più di un chilometro. Stavolta, invece, alle fermate del filobus non sono riusciti ad arrivarci per niente. Tra gradini, scivoli troppo ripidi, pali al centro dei marciapiedi e ostacoli di ogni tipo, la Strada parco rappresenta per i disabili un percorso a ostacoli. E con il passaggio di Filò i problemi di mobilità si andranno soltanto ad accentuare.