Dopo la denuncia

Pescara, molesta con Whatsapp la figlia dei vicini: arrestato

L'uomo di 40 anni fermato dagli agenti della Squadra Mobile mentre si avvicinava alla tredicenne: è accusato di tentativo di violenza sessuale e stalking

PESCARA. Si è invaghito di una tredicenne, figlia di vicini di casa, e ha provato ad adescarla su WhatsApp, un'applicazione di messaggistica per telefoni cellulari, ma è stato denunciato ed arrestato nel corso di un appostamento della polizia durante il quale aveva tentato di avvicinare la ragazza: protagonista della vicenda un quarantenne di Pescara accusato di tentativo di violenza sessuale e stalking.

L'arresto è stato convalidato questa mattina dal giudice per le indagini preliminari Maria Michela Di Fine, su richiesta del pubblico ministero Mirvana Di Serio: il giudice ha disposto per l'imputato gli arresti domiciliari. La settimana scorsa si sono presentati in Questura i genitori della minorenne raccontando che da un paio di giorni un loro vicino di casa stava tentando di adescare la ragazzina tramite una serie di messaggi sulla chat di WhatsApp. Nei giorni a seguire, la coppia ha presentato un'integrazione di denuncia, perchè i messaggi inviati dal vicino di casa si erano fatti sempre più numerosi e preoccupanti, in quanto l'uomo aveva cominciato ad inviare anche immagini e frasi dal contenuto sessuale. Qualche giorno dopo, inoltre, i genitori hanno denunciato che il vicino aveva avvicinato la minore in strada, invitandola a seguirlo in casa: invito al quale la ragazza, ovviamente, non aveva aderito. Visto quanto stava accadendo, l'Ufficio della Squadra Mobile ha predisposto un servizio che, nella tarda serata di martedì scorso, ha portato all'arresto del molestatore, colto in flagranza di reato: l'uomo è stato sorpreso mentre tentava di avvicinarsi alla minore mentre quest'ultima, sempre tenuta sotto la stretta sorveglianza dei poliziotti che erano in appostamento nelle immediate vicinanze, si trovava in strada per portare a passeggio il cane.