Pescara, monopattini presi e mai restituiti: ritrovati sui balconi e nel fiume
Primi problemi per i nuovi mezzi a disposizione da 15 giorni, tra tentativi di furto e danneggiamenti. Ma la ditta rassicura: «Sono casi isolati che risolviamo in poco tempo. I pescaresi sono corretti»
PESCARA. A Rancitelli il monopattino elettrico in sharing la notte viene parcheggiato sul balcone o nel cortile di qualche palazzina privata con il cancello d’ingresso chiuso a chiave. Un dispositivo della Helbiz, la società che gestisce il servizio a noleggio in città, nei giorni scorsi è stato lanciato nel fiume e un altro mezzo compare localizzato in un terreno abbandonato a San Donato in mezzo alle sterpaglie: impossibile da recuperare se non dopo un’accurata bonifica dell’area.
È successo anche questo nelle due settimane in cui il Comune ha avviato la sperimentazione del servizio di micromobilità elettrica free floating. Quella che, nelle intenzioni del sindaco Carlo Masci e dell’assessore al ramo Luigi Albore Mascia deve rappresentare la rivoluzione dolce della mobilità pescarese, rischia di trasformarsi in un’emergenza sia per il traffico e sia per gli episodi di vandalismo registrati.
«Ma si tratta di casi isolati», ci tiene a precisare Enrico Corazzini (vedi foto), city manager a Pescara per Helbiz insieme a Matteo Marino, «irrilevanti sia rispetto ai tanti cittadini che li utilizzano in maniera corretta e sia in termini di impatto economico. In verità nelle altre città italiane dove è stato attivato il servizio è capitato anche di peggio. Ci aspettavamo qualche disagio e lo avevamo messo in conto, considerati anche i grandi numeri che ha registrato Pescara sull’utilizzo dei monopattini rispetto a tante altre realtà urbane».
Se la polizia municipale in questi giorni si sta dando da fare, anche attraverso una squadra speciale che ha il compito di multare chi non rispetta le regole del codice della strada, anche la Helbiz ha avuto il suo bel da fare tra tentativi di furto sventati, danneggiamento e appropriazioni indebite dei mezzi. Un dispositivo, la cui ultima corsa risultava conclusa nei pressi del Ponte del mare e regolarmente documentata con una foto caricata tramite l’applicazione, è stato spinto a mano per chilometri e chilometri oltre la zona verde (quella cioè dove è consentita la circolazione) ed è stato poi ritrovato dopo diverse ore dagli addetti della società di noleggio in un paesino dopo Francavilla, grazie al servizio gps. In totale sono due i monopattini vandalizzati e altri due quelli che non sono mai stati ritrovati: uno perché è stato lanciato nel fiume e portato chissà dove dalla corrente, un altro perché risulta posizionato in un terreno incolto difficilmente accessibile nel quartiere San Donato. Una denuncia è scattata il secondo giorno dell’attivazione della sperimentazione. Un uomo, ubriaco, è stato fermato alle 3 di notte mentre portava a spinta il monopattino in via Tiburtina, in un tratto in cui il servizio non è attivo ed è stato denunciato dalla polizia municipale.
Altri comportamenti scorretti, tutti individuati dalla ditta che gestisce il servizio di noleggio anche grazie alle tante segnalazioni ricevute dai cittadini, sono stati risolti in maniera bonaria. Come per il mezzo trovato localizzato su un balcone di Rancitelli o in un cancello privato anziché sul suolo pubblico. Per scoprire i trasgressori, in questi casi, è stata fondamentale la collaborazione dei residenti che hanno indicato a polizia e addetti al noleggio dove avrebbero potuto essere custoditi i dispositivi.
«Abbiamo un team di monitoraggio dei mezzi attivo 24 ore su 24», spiega il city manager Corazzini, «la tecnologia gps consente di mappare con estrema precisione la posizione di ogni mezzo. Se ci accorgiamo che un monopattino in quattro ore non viene mai utilizzato, sul sistema scatta un “alert” e andiamo a verificare se sia stato rubato oppure se sia stato posizionato in uno spazio privato. Generalmente le controversie tendiamo a risolverle in maniera bonaria, perché ci interessa garantire un servizio e non sostituirci ai controllori».
©RIPRODUZIONE RISERVATA