Pescara, morto dopo la lite in strada: ecco la ricostruzione
Tutto a causa di un parcheggio. Il 19enne e la vittima sono scesi dalle auto e si sono picchiati. Poi si sono allontanati, ma l'uomo ha avuto un malore. Il giovane è indagato ed è stato rilasciato, lunedì l'autopsia
PESCARA. E' accaduto tutto per una manovra di parcheggio. I due uomini che l'altra sera hanno discusso in mezzo alla strada, si sono picchiati perché uno dei due, un 19enne appena diplomato, ha visto un posto auto all'ultimo secondo, ha fatto manovra per parcheggiare ma il conducente dell'auto dietro di lui ha cominicato a suonare. Poi, conclusa la manovra, sia il giovane sia l'altro automobilista, Tiziano Paolucci, 56 anni, di Tollo, ex dipendente della Sevel in Val di Sangro, sono scesi dalle rispettive auto e si sono picchiati. Subito dopo, il 19enne è risalito in auto ed è andato via. Anche Paolucci si è allontanato a bordo del suo mezzo, ma dopo poche decine di metri ha fermato l'auto, è sceso, si è appoggiato al veicolo perché accusava un malore, si è accasciato ed è morto. Questa la prima ricostruzione emersa nell'inchiesta aperta dalla Procura su quanto avvenuto ieri sera, giovedì 11 luglio, in via Della Pineta.
Ora sarà l'autopsia, attesa per lunedì, a stabilire le cause della morte di Paolucci. Il 19enne, rintracciato dai carabinieri - che si stanno occupando delle indagini - è stato interrogato nella notte, alla presenza del suo avvocato, dal sostituto procuratore Marina Tommolini e ha fornito la sua ricostruzione dei fatti. E' libero ed è indagato per morte come conseguenza di altro reato.