Pescara, Naiadi in agonia: i dipendenti presidiano l'impianto sportivo
Impianti chiusi per gli ennesimi guasti, lunedì protesta davanti alla Regione. I lavoratori senza stipendio da mesi annunciano battaglia con i sindacati: «Accordi traditi dalla Progetto sport, ora è il tempo delle responsabilità»
PESCARA. I lumini accesi e un mazzo di fiori accanto a uno dei cancelli chiusi sono la fotografia della fine che rischia di fare l’impianto sportivo delle Naiadi. Assai più grave rispetto al «guasto nella cabina elettrica e al blocco della caldaia», come si legge nell’avviso riproposto su tutti gli ingressi, che hanno determinato «la chiusura dell'impianto nella giornata di oggi (ieri, ndr)». Perché ascoltando le parole dei lavoratori che ieri hanno partecipato alla nuova riunione sindacale, si ha l’impressioni che quell’oggi sia destinato a durare a lungo: è scaduto il tempo che i dipendenti delle Naiadi hanno concesso alla Progetto Sport. Da questo momento, come hanno rimarcato ieri, si passa alle vie di fatto, con manifestazioni di piazza e istanza di fallimento. Lunedì la protesta è annunciata davanti alla Regione. I lavoratori sono senza stipendio da mesi e annunciano battaglia con i sindacati: «Accordi traditi dalla Progetto sport, ora è il tempo delle responsabilità» .