Pescara, Naiadi nella bufera: lo scontro tra i soci finisce in tribunale 

In due denunciano irregolarità e chiedono la sfiducia del direttore Di Matteo. La replica: «Mi hanno diffamato»

PESCARA. E' scontro interno tra i soci di Naiadi 2020, l'associazione costituita un anno fa per gestire l'impianto sportivo di via Livenza dopo il fallimento della Progetto Sport. L'oggetto del contendere riguarda la posizione del direttore Nazzareno Di Matteo, nominato dagli stessi soci al momento della costituzione, di cui adesso il Club Aquatico di Riccardo Fustinoni e Gollum di Roberto Cantalini chiedono la sfiducia.
I due infatti, che possiedono rispettivamente il 24 e il 12 per cento delle quote, con una lettera firmata dall'avvocato Anthony Hernest Aliano e inviata anche alla Pinguino Nuoto di Di Matteo, che detiene il 40% del pacchetto, alla Pescara Pallanuoto, altro socio con il 24%, al presidente della Regione Marco Marsilio e a quello del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, denunciano una serie di irregolarità avvenute nel corso dei primi mesi di gestione.
«I nostri assistiti sono stati svincolati dal controllo della spesa ed esautorati dalla governance», si legge. «A seguito di un controllo reso difficoltoso dalla riluttanza di rendere i documenti contabili, Club Aquatico e Gollum hanno riscontrato un'anomala fattura per lo sfalcio dell'erba, affidato a soggetto non abilitato e risultato vicino al direttore generale, nonostante sussistevano preventivi più convenienti per lo stesso servizio. Da rilevare inoltre il dispendio di risorse per l'acquisto di 90 estintori già presenti, un software per il controllo di gestione da 20mila euro e di centraline già esistenti». Poi prosegue: «E' stata appurata l'esistenza di un verbale d'assemblea con contenuto falso nel punto in cui attesta la presenza degli scriventi che in realtà non vi hanno mai partecipato».
Nella lettera si fa riferimento anche alla gestione finanziaria nell'anno solare giudicata «ottimistica» e alla prossima assemblea dei soci in cui all'ordine del giorno ci sarebbe la volontà di procedere alla «restituzione dei finanziamenti erogati in favore delle società». Per questo, Club Aquatico e Gollum chiedono ai soci di «revocare con effetto immediato l'incarico a Di Matteo, di cui già in passato sono state chieste le dimissioni volontarie».
Ma Di Matteo non sembra avere alcuna intenzione di alzare bandiera bianca e dice: «Ritengo gli attacchi strumentali e politici, rispedendoli ai mittenti. Ho già dato mandato ai miei legali per tutelare la mia immagine e quella della Pinguino, diffamate dal contenuto della lettera. Il bilancio e i documenti sono assolutamente in regola, li abbiamo presentati alla Regione poco tempo fa. Anzi, nonostante il breve periodo di attività, Naiadi 2020 è riuscita a produrre utili che le hanno consentito di non dover utilizzare i 100mila euro messi a disposizione della Regione Abruzzo per le start-up».
Poi prosegue: «Mi dispiace quanto sta accedendo perché in questo modo si danneggia l'immagine della struttura e della sua gestione, che senza il timore di essere smentito posso dire apprezzata dall'utenza e dai lavoratori. Anzi, colgo l'occasione per ribadire che tutti gli abbonati avranno modo di recuperare i mesi persi sia per la partenza in ritardo la scorsa estate sia per il coronavirus». La Pescara Pallanuoto di Cristiana Marinelli, tirata in ballo dalla lettera, preferisce non commentare. (e.r.)
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