Pescara parcheggi, scontro sul nuovo amministratore
Spunta un piano per sostituire il dimissionario Core con il consigliere Mambella Scoppia la lite tra Masci (Pescara futura) e Dogali (Udc) sui conti della società
PESCARA. Potrebbe essere Marco Mambella, consigliere di Pescara futura, nonché presidente della commissione Urbanistica, ad occupare la poltrona di amministratore unico di Pescara parcheggi. È questo il nome che sta circolando con insistenza in ambienti della maggioranza per la sostituzione del dimissionario Roberto Core.
Pescara futura, la lista civica di Carlo Masci, non sembra intenzionata a cedere la postazione occupata da un suo uomo sin dalla costituzione della municipalizzata, nel febbraio del 2010, cui è stata affidata la gestione di tutti i parcheggi a pagamento della città. Mambella, anche lui uomo di fiducia di Masci, dovrebbe dimettersi da consigliere per andare a ricoprire il nuovo incarico. Al suo posto dovrebbe entrare il primo dei non eletti di Pescara futura Emilio Di Genova, ex Ccd.
Ma nella maggioranza non c’è identità di vedute. Lo dimostra ciò che è accaduto martedì scorso durante il tavolo politico del centrodestra. Il tavolo, convocato per parlare del Parco nord, si è poi trasformato in uno scontro su Pescara parcheggi. Fonti bene informate hanno raccontato di una lite tra Masci e il capogruppo dell’Udc Vincenzo Dogali. Il leader di Pescara futura avrebbe duramente criticato la decisione del responsabile dei centristi di far uscire dalla seduta di giunta della scorsa settimana gli assessori Udc, proprio durante la votazione della delibera che cancella un debito di Pescara parcheggi di 687.000 euro nei confronti del Comune e riduce il canone annuo a carico della società da 1.922.000 euro a 1.235.000. Operazione servita per salvare la municipalizzata dal fallimento, ma duramente contestata dai centristi, da sempre favorevoli a un ritorno alla gestione diretta dei parcheggi a pagamento da parte del Comune. Dogali ha poi abbandonato la riunione in segno di protesta.
Sulla stessa linea il Pd, che pochi giorni fa mostrato l’evoluzione dei conti di Pescara parcheggi nel corso degli ultimi anni (si veda la tabella qui in alto). «Il paradosso», ha spiegato il consigliere Enzo Del Vecchio, «vede nel 2011 un aumento degli incassi e, contrariamente alle attese, anche una perdita ancora maggiore dell’anno precedente. Peggio nel 2012, con un crollo degli incassi di cui ancora non si conosce l’effetto sul relativo bilancio d’esercizio». «Un’evoluzione», ha proseguito il consigliere del Pd, «che avrebbe dovuto indurre l’amministrazione Mascia, in virtù di quel controllo che si esercita sulle società in house, a porre in essere immediate iniziative e strumenti per comprendere la natura delle difficoltà gestionali della società e attivare le misure correttive che non possono essere, come in effetti è avvenuto, la sola riduzione del canone e la rinuncia ad un credito ormai maturato».
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