Pescara, servono 29mila euro per riparare il Ponte del Mare
Ecco il preventivo dei danni causati dalla draga: i lavori dureranno 14 giorni. Mascia: a fine giugno riaprirò la struttura
PESCARA. Costerà 29mila euro, più Iva, effettuare le riparazioni più importanti al ponte del Mare danneggiato dalla draga, il 21 maggio scorso. Altri interventi per riportare l’opera allo stato originario saranno valutate in seguito. Ora la cifra è ufficiale. La ditta De Cesaris, una delle tre che hanno realizzato la struttura, ha inviato all’amministrazione comunale il preventivo delle spese per sistemare tutti i punti lesionati durante l’impatto.
Saranno necessari almeno 14 giorni di lavoro. In questo modo, secondo Mascia, il ponte potrebbe essere riaperto al pubblico addirittura entro la fine del mese. «Il nostro obiettivo», ha detto, «è riconsegnare alla cittadinanza il ponte del Mare entro fine giugno». I soldi verranno anticipati dal Comune, in attesa di un rimborso da parte dell’assicurazione della draga.
Il dirigente del Comune Amedeo D’Aurelio ha già ricevuto incarico di dare mandato alla ditta di avviare al più presto i lavori per poterli terminare prima possibile. La De Cesaris, per stilare il preventivo, si è basata sulla relazione redatta, dopo un esame attento dei danni al ponte, dagli esperti dello Studio De Miranda alla fine di maggio. Relazione pubblicata quasi integralmente alcuni giorni fa dal Centro.
Nel corso degli accertamenti, sono stati esaminati assi, stralli, bulloni e le parti che risultano danneggiate non sono di poco conto. Gli esami, condotti dal professor Mario De Miranda e dai suoi tecnici, hanno evidenziato il danneggiamento della carenatura, sia sulla campata ciclabile, che su quella pedonale e la deformazione di alcuni elementi strutturali, tra cui quattro aste di sostegno che, comunque, riescono a mantenere la loro originaria capacità portante. Per questo, il ponte è stato giudicato sicuro dai tecnici. Ma è necessario intervenire per sostituire le parti danneggiate.
Il preventivo della De Cesaris si basa sugli interventi suggeriti da De Miranda. «I lavori da eseguire», si legge in sintesi nel documento, «riguardano gli stralli, ossia la sistemazione in posizione e fissaggio con due viti autofilettanti di tutti gli ammortizzatori, in corrispondenza del tubo antivandalismo. Gli ammortizzatori, che attualmente risultano posizionati fuori dalla sede originaria, saranno riposizionati nella loro sede di alloggiamento». «Per le solette», spiega la ditta, «si prevede la sigillatura della lesione riscontrata sulla passerella ciclabile, previo taglio e rimozione della pavimentazione, apertura della lesione con scalpello, pulizia della lesione, sigillatura con resina, ripristino della pavimentazione in conglomerato bituminoso». «Poi, c’è l’intervento sulla struttura in acciaio della pista ciclabile», prosegue il preventivo. «È prevista la sostituzione della rete di carenatura nel tratto danneggiato mediante fornitura e posa in opera di nuova rete zincata. Sono necessari la realizzazione di una nuova centina di supporto della carenatura in sostituzione di quella fortemente danneggiata; la sostituzione del corrente intermedio di supporto della rete e della prima diagonale dopo il giunto, lato ovest, con una nuova diagonale realizzata con profili di ferro». «La sostituzione dei due montanti», avverte la De Cesaris, «potrà essere eseguita con le modalità indicate dal progettista. Nelle lavorazioni saranno comprese anche le verniciature». Gli interventi verranno eseguiti con l’assistenza di cestelli elevatori. Il cronoprogramma prevede 14 giorni di lavori, di cui quattro per l’ordine e l’approvvigionamento dei materiali; quattro, per la preparazione in officina; uno, per le prove sul posto e i relativi adeguamenti; cinque, per i montaggi sul posto, saldature e lavorazioni su massetto e stralli. «Le lavorazioni sulla carenatura», conclude la ditta, «potranno comportare tempi di montaggio più lunghi rispetto ai 14 giorni previsti, ma ciò non pregiudicherà la possibilità di riapertura del ponte».
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