Pescara: Sfera Ebbasta, cade l'accusa per il concerto all'ex Cofa
Secondo la Procura le sue canzoni non istigano all'uso della droga: chiesta l'archiviazione
PESCARA. Il cantante Sfera Ebbasta non istigò all'uso della droga nel concerto che tenne il 12 luglio di due anni fa all'ex Cofa. Sono le conclucioni dell'inchiesta della Procura che ha chiesto l'archiviazione per il trap boy uno dei più seguiti e premiati rapper della nuova scena contemporanea italiana, al secolo Gionata Boschetti.
L'inchiesta venne aperta a seguito dell'esposto presentato da due senatori di Forza Italia, Lucio Malan e Massimo Mallegni, dopo che Pescara era stata stata tappa del tour del cantante tanto amato e seguito soprattutto dai giovanissimi.
Nella denuncia i due senatori sostenevano che, oltre a «frequenti oscenità», i testi delle canzoni di Sfera Ebbasta «si riferiscono pressoché tutti all'uso di droghe e spesso al loro spaccio, senza mai accennare alle negatività di tali pratiche, anzi prospettando tale stile di vita come simbolo di successo». Secondo la Procura invece tutto ciò non corrisponde alla realtà. E ha chiesto l'archiviazione. Ora spetta al giudice decidere se accogliere la richiesta o respingerla.
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