Pescara, tagli all'assistenza domiciliare: i disabili protestano in Comune
In piazza lo Spi Cgil, i lavoratori della Funzione Pubblica e l'assiciazione Carrozzine Determinate. Diodati: "Faremo ripartire subito il servizio"
PESCARA. Protesta dello Spi Cgil, dei lavoratori della Funzione Pubblica e Carrozzine Determinate per protestare contro i tagli che l'Amministrazione Comunale di Pescara ha fatto per l'assistenza domiciliare dei malati. I tagli di ore di assistenza hanno riguardato circa 90 malati mentre per altri 60 c'é stata la sospensione dell'assistenza. Il Comune aveva avvisato i malati con una lettera inviata lo scorso 30 dicembre. Nel 2013 erano più di 500 gli assistiti. Nel 2014 poi 370 e oggi 294.
«Protestiamo perché il Comune di Pescara ha interrotto l'assistenza domiciliare ai malati non autosufficienti e ai disabili dal 16 gennaio al 31 marzo e questo per noi é un fatto inaccettabile perché avevamo denunciato - ha detto il segretario provinciale dello Spi Cgil Paolo Castellucci - già da tempo il pericolo che avremmo corso con i tagli al Bilancio sulle politiche sociali. È per noi tutto questo un fatto immorale peché stiamo parlando di persone, ma soprattutto di malati che hanno diritto di essere assistite, persone che spesso sono sole e che hanno bisogno di questa assistenza sanitaria che é necessaria per la loro salute. E una amministrazione locale e soprattutto, il sindaco che é il tutore della salute pubblica cittadina, rischiano di mettere a repentaglio la salute dei suoi cittadini, e questo per noi é inaccettabile. Abbiamo - ha aggiunto Castellucci - parlato anche con l'assessore Giuliano Diodati che ci ha assicurato che entro gli inizia di febbraio la situazione sarà risolta, ma questo per noi é un aggravante perché se si poteva risolvere una situazione del genere nel giro di pochi giorni, poteva essere fatta prima, e senza arrivare a mettere in discussione l'assistenza e creare disagi e problemi a persone che dovrebbero rappresentare la priorità dell'iniziativa pubblica. Siamo qui per dire no a tutto questo e se all'inizio di febbraio, non saranno rispettati gli impegni assunti dall'assessore, torneremo anche con manifestazioni più eclatanti».
Il presidente dell'Associazione Carrozzine Determinate Claudio Ferrante: «Noi stiamo parlando di tagli per persone che hanno il massimo grado di invalidità, disabilità. É inaudito e inconcepibile quello che é accaduto perché tutti sapevano che l'appello sarebbe scaduto e che la variazione di Bilancio effettuata a fine dicembre non era sufficiente, ma non é accaduto nulla. Oggi dobbiamo così assistere al teatrino della politica con la maggioranza che fa finta di scusarsi e l'opposizione che fa finta di indignarsi, la stessa opposizione che fino a qualche tempo fa aveva tagliato le stesse ore di assistenza alle persone con disabilità. Se la politica ora si indigna, perché i nostri politici non hanno rinunciato - ha concluso Claudio Ferrante - alle loro indennità per copri i fondi da destinare all'assistenza. Tutto questo non é accaduto e a rimetterci sono dei servizi essenziali e non di noccioline».
L'assessore alle Politiche Sociali Giuliano Diodati ha poi ricevuto una delegazione di manifestanti. «Con la nuova gara di appalto che andremo ad esperire, contiamo di far ripartire al più presto il servizio di assistenza domiciliare, con la restituzione e il reintegro delle ore dal 1 febbraio», ha assicurato. «Questo periodo di disagio - ha aggiunto - durerà pochi giorni. Io capisco le difficoltà anche perché a persone con problemi di salute non bisognerebbe togliere neanche un minuto di assistenza, Ma c'é un problema anche di natura legale su cui trovare una scucitura. Siamo riusciti a reperire 1,7 mln di euro e oggi, con i fondi a disposizione l'impegno dell'Amministrazione e dell'assessorato é massimo e se riusciremo a trovare anche una via legale per far ripartire il prima possibile e già dalle prossime ore, lo faremo tornando alle vecchie ore».