Pettinari: servono sfratti e indagini
PESCARA. «Tutto è cominciato con un mini appartamento di cui risulta assegnataria una donna che di fatto non ci abita più, ma che si materializza ogni volta che c’è un controllo». Domenico Pettinari...
PESCARA. «Tutto è cominciato con un mini appartamento di cui risulta assegnataria una donna che di fatto non ci abita più, ma che si materializza ogni volta che c’è un controllo». Domenico Pettinari il segretario provinciale di Codici che da mesi si batte per affermare la legalità in via Caduti per Servizio, conosce la storia di ogni singolo appartamento, «perché vado a cercare le carte, e con quelle parlo». Ma nel caso di via Caduti per Servizio 25, dove abitano le due inquiline esasperate, è una beffa quella che racconta Pettinari mentre sventola il foglio della questura con cui il 22 maggio 2012 comunicava all’Ater che la forza pubblica richiesta per lo sfratto forzoso in quel palazzo non era più disponibile «per imprevisti e improcrastinabili esigenze di servizio di ordine pubblico».
«È così che abbiamo perso l’ultima occasione per far tornare vivibile quella palazzina al civico 25, la più a rischio di tutte per i trascorsi e le attività di chi la abita abusivamente», si sfoga Pettinari. «Perché nel frattempo», va avanti, «ci si è messa la legge regionale voluta da Marinella Sclocco che contempla la sanatoria per gli abusivi. Già sappiamo che quelle persone sono andate all’Ater pronte a pagare, pur di prendere definitivo possesso di quegli alloggi a cui non avrebbero alcun diritto. Ma sono tante le cose da cambiare: in questo contesto», conclude il segretario di Codici, «non bastano i sopralluoghi e le dichiarazioni degli abusivi che ogni volta se ne inventano una nuova, ma servono indagini che verifichino come stanno le cose».(s.d.l.)
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