Picchiano e rapinano un 17enne, poi la gang si fa una passeggiata
PESCARA. Si erano dati l’appuntamento sui social, ma quando il 17enne è arrivato nel posto concordato non si è trovato davanti una ragazzina: c’era una baby gang pronta a pestarlo fino a mandarlo in...
PESCARA. Si erano dati l’appuntamento sui social, ma quando il 17enne è arrivato nel posto concordato non si è trovato davanti una ragazzina: c’era una baby gang pronta a pestarlo fino a mandarlo in ospedale. Ma non senza avergli strappato dal collo anche un collanina con un ciondolo. Poi, come nulla fosse, gli aggressori si sono fatti una passeggiata all’Arca.
Due hanno 18 anni (uno è di Spoltore e l’altro di Pescara) e un altro ragazzo non supera nemmeno la maggiore età: ecco, secondo la ricostruzione della vittima raccolta dai poliziotti della squadra Mobile, i tre giovanissimi protagonisti della violenta aggressione avvenuta questa estate, ad agosto, vicino alla Motorizzazione civile di Spoltore. I due 18enni, entrambi senza precedenti, sono stati arrestati dalla polizia per rapina violenta. La squadra mobile, coordinata dal dirigente Gianluca Di Frischia, ha eseguito giovedì sera la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato emesso dal gip su richiesta della procura, che ha coordinato l’indagine nell’ambito delle attività di contrasto ai reati legati alla movida giovanile.
La vittima, residente a Pescara, ha avuto il coraggio di denunciare l’episodio, ma solo quando è arrivata in ospedale e le ferite sul corpo parlavano già da sole: da qui sono subito partite le indagini della Mobile, che ha ricostruito i fatti avvalendosi soprattutto dei video delle telecamere di sorveglianza della zona al confine tra Pescara e Spoltore e l’analisi dei social network degli aggressori e della vittima. I tre ragazzini hanno adescato la vittima durante un appuntamento, in cui il 17enne avrebbe dovuto incontrare una giovane conosciuta da poco sui social. Si sarebbero dovuti incontrare nella zona della Motorizzazione di Spoltore: ma sul posto lei non c’era. Che si sia trattata di una trappola o se la ragazzina sia scappata vedendo la baby gang saranno le indagini a stabilirlo. Sta di fatto che il ragazzino, che non aveva mai visto né conosceva prima di allora gli aggressori, è stato circondato dal branco. Giù botte pesantissime in cui la baby gang, secondo il racconto della vittima e confermato poi anche delle telecamere visionate dagli inquirenti, avrebbe usato anche i caschi delle moto per picchiare il 17enne. Il giovane ha tentato subito la fuga, ma non prima che la banda gli riuscisse a strappare dal collo una collanina con un ciondolo. Finita la razzia, di cui i motivi sono al vaglio degli inquirenti, la gang in sella agli scooter ha continuato la giornata come nulla fosse, andando al vicino centro commerciale Arca. Il ragazzino ferito è dovuto ricorrere alle cure mediche in pronto soccorso: i medici hanno convenuto per il ricovero con una prognosi di 10 giorni. È stata proprio la sua denuncia a far scattare le indagini della Mobile e ricostruire quel pomeriggio di violenza.
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