PESCARA

Piscine Naiadi, salta la gestione del Club Acquatico

E' stata pubblicata questa mattina la determina dell'Areacom che stabilisce l'annullamento dell'aggiudicazione della gara, impianto verso una nuova chiusura

PESCARA. E' stata pubblicata questa mattina la determina dell'Areacom (Agenzia regionale per la committenza) in autotutela che stabilisce l'annullamento dell'aggiudicazione della gara per la gestione delle piscine "Le Naiadi" di Pescara all'operatore economico "Club Aquatico Pescara Ssd" quale soggetto affidatario temporaneo del servizio nelle more dell'espletamento della procedura ordinaria di scelta del contraente. L'impianto sportivo va verso una nuova chiusura.

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Il documento parla anche di annullamento dell'aggiudicazione disposta con determinazione n° 317 del 27 settembre scorso, per l'affidamento ventennale allo stesso operatore. Si dispone anche di segnalare i predetti fatti all'Anac per l'attivazione delle procedure di annotazione e di indire con separato provvedimento un nuovo esperimento di gara in conformità alle previsioni dell'atto di indirizzo di cui alla delibera della giunta regionale n° 256 del 5 maggio scorso.

L'Areacom giunge a questa disposizione dopo che ad oggi - recita la determina - non è stato ancora sottoscritto il contratto di concessione ventennale e che non è esperibile alcun "soccorso istruttorio" né necessita di chiedere chiarimenti o integrazioni a documentazione incompleta. Sullo sfondo l'inchiesta della Procura di Pescara sull'ipotesi del reato di turbativa d'asta con l'iscrizione sul registro degli indagati di 4 persone.

"È dallo scorso mese di luglio che andiamo segnalando i problemi relativi alla gara per l’affidamento ventennale della gestione dell’impianto sportivo Le Naiadi”, ha commentato il consigliere regionale Antonio Blasioli. "La scelta dell’affidamento diretto a seguito della richiesta di proroga di un partecipante a termini già scaduti, quella di affidare l’impianto per quattro mesi a spese della comunità in pendenza della proroga, e la circostanza che nessuno abbia dato seguito all’affidamento temporaneo, sono solo alcune delle anomalie evidenziate. Abbiamo anche messo in evidenza come la polizza fideiussoria provvisoria (requisito richiesto a pena di nullità e non sanabile) fosse stata rilasciata da una società non iscritta nelle liste previste dal capitolato".

Interviene anche il presidente della Fin Abruzzo Cristiano Carpente: "Il Comitato regionale abruzzese della Federazione italiana nuoto, è certo che la Regione Abruzzo saprà come risolvere al meglio la situazione creatasi. La Fin Abruzzo sarà come sempre a disposizione di tutti, a partire dagli atleti e dalle società affiliate, per ogni eventuale necessità. Non si può non sottolineare come i problemi legati a un centro sportivo, o piscina che sia, sono un danno che coinvolge anche e soprattutto lo sport di base. In questo momento storico infatti, avere dei centri di aggregazione giovanile e non solo, stabili nella gestione, aperti e inclusivi, è un bene per l'intera società civile e questo non può - conclude Carpente - essere ignorato".