«Politici, dovete rivelare i vostri redditi»
Il direttore generale del Comune scrive a consiglieri e assessori: fornite tutti i dati o pagherete multe fino a 10 mila euro
PESCARA. Entro il prossimo 20 ottobre, sindaco, assessori e consiglieri dovranno comunicare al Comune tutti i loro dati, dagli stipendi percepiti, alle spese di viaggio rimborsate, dagli incarichi pubblici, ai curricula. E persino le situazioni patrimoniali dei coniugi e dei parenti fino al secondo grado. Chi non rispetterà questo obbligo, rischierà multe salatissime, da 500 fino a 10.000 euro. È la nuova legge sulla trasparenza delle pubbliche amministrazioni (decreto legislativo numero 33, del 2013), entrata in vigore il 20 aprile scorso un po’ in sordina. Molto probabilmente, non tutti i politici si sono resi conto del contenuto di questo provvedimento che rivoluziona di fatto i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione. L’obbligo di pubblicare le dichiarazioni dei redditi di assessori e consiglieri sul sito Internet del Comune c’era anche prima, ma in pochi lo hanno rispettato sino ad oggi, perché le vecchie norme sulla trasparenza non prevedevano sanzioni. Ora tutto è cambiato, la legge è diventata molto più dura e restrittiva. A farlo presente è il direttore generale del Comune Stefano Ilari, in qualità di responsabile della trasparenza dell’ente. Martedì scorso, Ilari ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al sindaco Luigi Albore Mascia, al presidente del consiglio comunale Roberto De Camillis, a tutti gli assessori e consiglieri per invitarli a fornire al più presto i dati richiesti, ricordando i nuovi obblighi di legge. «Questa normativa è importante», ha spiegato, «perché consente ai cittadini di essere controllori degli amministratori pubblici». Ilari ha parlato di questa novità anche in un recente convegno all’Aurum. Il titolo della sua lettera, «Trasparenza - obblighi di pubblicazione», fa subito capire di che cosa si tratta. «L’articolo 14 del decreto legislativo del 14 marzo 2013, numero 33, in particolare», fa presente il direttore generale, «impone obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico. In applicazione di tale norma, il responsabile della trasparenza del Comune deve richiedere a tutti i componenti politici dell’amministrazione, ai fini della pubblicazione sul sito istituzionale nell’apposita sezione “Amministrazione trasparente”» la seguente documentazione. Segue l’elenco di tutti i dati che dovranno fornire i politici: l’atto di nomina o di proclamazione e durata dell’incarico o del mandato elettivo; il curriculum; i compensi, gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici; i dati relativi all’assunzione di altre cariche presso enti pubblici o privati e i relativi compensi; gli eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti; le dichiarazioni patrimoniali limitatamente al soggetto, al coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado, «ove gli stessi vi consentano».
«Si precisa che la presente richiesta», conclude la lettera, «scaturisce da una ricognizione dei dati attualmente pubblicati sul sito istituzionale, all’esito della quale lo scrivente non può esimersi dall’evidenziare una carenza, rispetto a quanto previsto sia dalla citata normativa, sia dal programma triennale per la trasparenza e l’integrità».
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