GENOVA
Ponte crollato, la giovane abruzzese migliora. E riceve la visita di Mattarella / VIDEO
Rita Giancristofaro è stata estubata dopo l'intervento ma resta in Rianimazione. Un testimone: lei e il fidanzato hanno fatto un volo di 45-50 metri. A Trieste uno striscione di sostegno
Crolla sulle case il ponte dell'autostrada / LE PRIME IMMAGINI
LANCIANO. Sono lievemente migliorate le condizioni di Rita Giancristofaro, la 41enne di Lanciano, residente a Trieste, rimasta gravemente ferita nel crollo del ponte Morandi mentre andava con il compagno in visita all'acquario . E' stata risvegliata ed estubata. E questa mattina ha ricevuto la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in città in occasione dei funerali di Stato. «Rita è cosciente di ciò che le accade attorno», fa sapere Giuliano lo Pinto, direttore sanitario del Galliera, l'ospedale dove è ricoverata la donna. Rita, agente immobiliare , ha subìto una prima operazione all’addome, per cercare di arrestare un’emorragia interna, e poi una al femore che è rotto. Poi un altro intervento all’addome. «L’esito è stato positivo», afferma Lo Pinto, «permane però preoccupazione per la situazione respiratoria - ha aggiunto -. Comunque le condizioni generali sono stabili». Per ora la paziente rimane in Rianimazione.
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Rita, 41 anni, agente immobiliare, è da diversi anni residente a Trieste dove ha conseguito la laurea in Economia del commercio internazionale e dei mercati valutari.
Il compagno Federico Cerne, 34 anni, massofisioterapista dell’Alma pallacanestro, si trova nel nosocomio Villa Scassi, e le sue condizioni continuano a migliorare.
Il quotidiano Il Piccolo di Trieste racconta che nella giornata di mercoledì il poliziotto che 24 ore prima aveva estratto i due fidanzati dalle macerie è andato a cercare il papà di Cerne in ospedale per raccontargli la dinamica dell’incidente. È emerso così che l'auto della coppia si trovava proprio sopra il ponte. «Questo poliziotto è giovanissimo, una persona splendida, ci siamo abbracciati e abbiamo pianto - ha affermato il padre di Cerne emozionato -. Mi ha detto che ha estratto Federico e Rita dalla macchina, rimasta schiacciata dopo l’impatto. Hanno fatto un volo di 45-50 metri. Ce l'hanno fatta perché il ponte non è caduto in verticale, ma lateralmente. Per estrarli hanno dovuto tagliare i montanti, togliere il tetto. Sono dei miracolati, perché tutte le persone attorno a loro purtroppo non ce l'hanno fatta». Intanto a Trieste i tifosi e colleghi dei due giovani si sono dati da fare per sostenerli da lontano. Al palazzetto dello sport è spuntato uno striscione (foto) dei tifosi della Curva Nord in sostegno dei due ricoverati a Genova: "C'è una città che tifa per voi. Ucio e Rita non mollate!".
Il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, è in contatto con la madre di Rita Giancristofaro, Annamaria Ciarelli, partita da Lanciano alla volta di Genova appena saputo della tragedia. «Da medico, anche senza parlare con i colleghi del Galliera - spiega - so che la situazione è seria. Un politrauma significa che ci sono probabili lesioni a livello toracico e polmonare e degli organi interni che descrivono un quadro clinico importante che va monitorato nelle prossime ore. Può intervenire il pericolo di setticemia, ma ci auguriamo che Rita ce la faccia e che presto torni a festeggiare a Lanciano la sua guarigione, noi siamo accanto a lei e alla sua famiglia».
Secondo quanto appreso nelle ore successive al crollo Rita sarebbe arrivata cosciente in ospedale, ma in stato confusionale. Le sue condizioni, dopo aver superato la prima notte e vari interventi chirurgici, restano stabili. La sua famiglia è molto nota a Lanciano perché il padre, Lorenzo, deceduto qualche anno fa, era proprietario del cinema Imperiale, chiuso da diversi anni. Noto anche un negozio di ferramenta della famiglia Giancristofaro in piazza Plebiscito. A Lanciano vivono ancora il fratello Giorgio e la madre Annamaria.