«Pregiudizi dei pm contro Mazzocca»

6 Luglio 2013

La difesa dell’ex assessore: mai concusso Angelini per assumere gli infermieri di Villa Pini. Boschetti: tangenti inventate

PESCARA. «Contro Mazzocca, le valutazioni della procura non sono state serene né imparziali. C’è stato un pregiudizio verso Mazzocca e lo dico senza voglia di fare polemica ma con dispiacere». Ieri, nell’ultima udienza prima dello sciopero degli avvocati che bloccherà il processo sulla sanità abruzzese dall’8 al 16 luglio prossimo, è stato il giorno della difesa degli ex assessori della giunta Del Turco, Bernardo Mazzocca che ha puntato il dito contro le tesi della procura e Antonio Boschetti che ha parlato di «dazioni di denaro inventate».

Mazzocca in aula. La procura si è accanita contro l’ex assessore alla Sanità Mazzocca, questo il messaggio lanciato in aula dall’avvocato Ugo Di Silvestre: «Tanto che», ha fatto notare il legale, «i pm Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli sono stati richiamati più di 20 volte dal presidente del collegio giudicante Carmelo De Santis durante l’esame di Mazzocca. Inoltre, la procura ha voluto far passare Mazzocca come uno incapace di fare l’assessore e, nel suo ruolo, sempre eterodiretto, da Giancarlo Masciarelli prima e da Lamberto Quarta dopo, ma questo non è vero».

Concussione e infermieri. L’accusa più pesante di cui Mazzocca deve rispondere – finito ai domiciliari fino all’interrogatorio di garanzia – è concussione: avrebbe costretto il grande accusatore e imputato Vincenzo Angelini ad assumere un pugno di infermiere nella clinica privata Villa Pini di Chieti. «Ma le affermazioni di Angelini sono generiche e contraddittorie e agli atti», ha detto Di Silvestre, «non esistono fax e intercettazioni tra Mazzocca, Angelini e Angelo Bucciarelli (imputato ed ex segretario di Mazzocca, ndr) per le assunzioni. Lo dico senza timore di smentita mentre chi sarà smentito è Angelini che ha accusato due persone che non hanno fatto niente». In merito alle assunzioni, Bucciarelli, assistito da Di Silvestre, è intervenuto con una dichiarazione in aula: «Non ho mai costretto Angelini ad assumere persone. Mi sono limitato a trasmettere via fax i nomi di alcune lavoratrici precarie segnalate dall’allora sindaco di Villa Celiera, all’epoca molto malato e che aveva a cuore la loro situazione. Le accuse di Angelini sono gratuite anche perché, in quel periodo, tra noi i rapporti erano cordiali e corretti». «Le lavoratrici non conoscevano né Mazzocca né Bucciarelli e non gli hanno mai consegnato curriculum. Anzi, invito il tribunale a perseguire le dichiarazioni palesemente non vere del testimone Antonio Salvatore», ha detto Di Silvestre chiedendo l’assoluzione per Mazzocca e Bucciarelli.

«Tangenti senza prova». In aula, si è difeso dall’accusa di concussione anche l’ex assessore Boschetti, finito in carcere per un mese più altri due ai domiciliari: «Non si può condannare una persona per dazioni di denaro inventate, 60 mila euro consegnati in mezzo alla strada, in piazza Garibaldi a Pescara, senza alcuna prova», ha detto l’avvocato Giovanni Cerella. La difesa di Boschetti ha contestato un’altra presunta tangente di 30 mila euro: «Angelini ha dichiarato di aver portato, nelle sue tasche, due pacchetti di soldi per Boschetti e per Camillo Cesarone (imputato ed ex capogruppo Pd in Regione, ndr) che l’aspettavano nella sala riunioni di Villa Pini, mentre le segretarie hanno detto di aver portato loro stesse i soldi nell’ufficio di Angelini e di averli posati sul tavolo. Noi, però, dobbiamo combattere il falso e dobbiamo essere coraggiosi: questa è una prova organizzata». Dazioni «senza prova» e «senza concordanza di cifre e date» ha detto un altro avvocato di Boschetti, Fabio Lattanzi: «L’insussistenza delle accuse emerge anche dalla requisitoria della procura», ha detto il legale.

«Sfortuna, Tar e Conga». «Boschetti», ha detto Cerella, «ha avuto la sfortuna di conoscere Luigi Conga (imputato ed ex direttore generale della Asl di Chieti, ndr) durante la pratica in uno studio legale e di averlo poi assistito in una causa al Tar di Pescara tra Asl di Chieti e Villa Pini. Boschetti è onesto e va assolto».

Banchieri e sciopero. Ieri, è stato anche il giorno della difesa delle banche scivolate nell’inchiesta: si sono difesi Marco Penna, procuratore speciale della Barclays Bank, Fabio De Concilio e Paolo Gribaudi della Deutsche Bank. Prossima udienza l’8 luglio, anche se sarà aperta e subito rinviata per lo sciopero degli avvocati. La sentenza resta prevista per il prossimo 20 luglio, a 5 anni e 6 giorni dagli arresti.

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