Premi Flaiano, Masci scrive alla Tiboni: «Se il premio lascia Pescara deve cambiare nome»

Nella lunga lettera indirizzata alla presidente del premio, Masci sottolinea la presenza dell’amministrazione comunali e l’indissolubilità del nome di Flaiano a quello di Pescara
PESCARA. Dopo le polemiche dei giorni passati e il ping-pong di dichiarazioni tra l’amministrazione comunale di Pescara e la presidente dei Premi Internazionali Flaiano Carla Tiboni, la storia legata al futuro della kermesse, che la città rischia di perdere dopo 52 anni, si arricchisce di un nuovo episodio: questa mattina, 27 gennaio, è infatti arrivata la lunga lettera che il Sindaco di Pescara Carlo Masci ha indirizzato alla presidente Tiboni. Al centro dell’intervento, Masci precisa l’impegno della sua amministrazione, unitamente alle energie profuse dalla Regione Abruzzo, per garantire fondi e tutele ai Premi, facendo «mai meno di tutte le altre Amministrazioni che si sono succedute», e «molto di più» in alcuni casi, si legge nella lettera. «Dietro ogni imprevisto o criticità», prosegue il sindaco rivolgendosi alla Tiboni, «Lei vede sistematicamente tentativi di boicottaggio di nemici inesistenti. Insomma, parliamo di fantasmi».
Un sostengo da parte dell’Amministrazione che manifesterebbe, secondo Masci, un rispetto a senso unico: «[...] ogni anno il contributo è stato erogato senza neppure conoscere il programma, anch’esso diffuso solo attraverso la stampa. Segno di grande rispetto di questa Amministrazione per i Premi, quel rispetto che evidentemente Lei non ci riconosce». E su Flaiano la presa di posizione più decisa: «Quel genio non può essere appannaggio esclusivo di questo o quel soggetto ma deve restare patrimonio della città», e dunque, scrive Masci, “se i Premi davvero andranno via da Pescara, non potranno che assumere il nome di qualche altra personalità”. La lettera termina quindi ribadendo, con un’immagine, il concetto chiave dell’intima e indissolubile connessione tra Flaiano e Pescara: «Tanto era dovuto anche nei confronti di coloro che accusano il Comune del paventato addio dei Premi Flaiano a Pescara, ma non si soffermano su quanto sia grave che qualcuno pensi di poterli spostare come un pacco postale non considerando il legame di Flaiano con la sua città natale», conclude il Sindaco.