Premi Flaiano, Pegaso e battute
Notte di stelle dello spettacolo al teatro D’Annunzio
PESCARA. Parata di stelle, ieri sera a Pescara, per la 34ª edizione dei Premi internazionali Flaiano, con la consegna del Pegaso d’oro a personaggi della letteratura, del cinema, del teatro e della televisione. Sul palco del teatro D’Annunzio saliranno, premiati nella sezione cinema, Dario Argento, Stefania Sandrelli, Willem Dafoe (marito della regista pescarese Giada Colagrande) e Kabir Bedi, il regista Ferzan Ozpetek con i protagonisti di Saturno contro Stefano Accorsi e Ambra Angiolini; e ancora Ninetto Davoli, Arnaldo Catinari premiato per la fotografia di «L’aria salata» e Saverio Costanzo per la sceneggiatura.
A rappresentare il teatro c’erano Gabriele Lavia e Milena Vukotic, Luca Barbareschi, Paola Quattrini e Christian De Sica. Per la televisione e la radio il premio è stato consegnato a Ficarra e Picone, Neri Marcoré, Stefania Rocca, Gianluca Maria Tavarelli, Sveva Sagramola e Marino Sinibaldi. Lo scrittore libico-americano Hisham Matar ha ricevuto il Pegaso d’oro per la narrativa, mentre per l’italianistica i riconoscimenti sono stati consegnati all’americana Teodolinda Barolini, all’egiziano Adel El Siwi e alla tedesca Dagmar Reichardt. Il Pegaso d’oro ad Adel El Siwi è stato consegnato da Raffaele La Capria.
La cerimonia di consegna dei premi è iniziata verso le 21,20 con un mini concerto del gruppo di Angelo Valori al quale è seguito il saluto del patron dei Premi Flaiano, Edoardo Tiboni, e il consueto riassunto filmato dei 33 anni della manifestazione. La novità di quest’anno è stato il presentatore unico, Andrea Vianello non più affiancato da una collega femminile. Il conduttore di «Mi manda Rai Tre» s’è beccato qualche fischio quando - conversando con Ambra Angiolini, premiata per la sua interpretazione nel film «Saturno contro» - ha detto che Pescara non ha l’aeroporto. Per il resto, le chiacchierate con i premiati sul palco del D’Annunzio sono filate via abbastanza traquillamente. Luca Barbareschi, premiato per il teatro, ha polemizzato - come gli accade di frequente negli ultimi tempi - con il direttore dei Rai Uno, Fabrizio Del Noce; Ninetto Davoli, premiato per il cinema, ha ricordato un episodio divertente della sua comunanza di vita e arte con Pier Paolo Pasolini, la visita sua e del regista in casa di Totò e Franca Faldini prima dell’inizio delle riprese di «Uccellacci e uccellini»; Stefania Rocca, premiata per la fiction tv «Mafalda di savoia, ha parlato dei suoi progetti cinematografici; Ficarra e Picone, premiati per la conduzione televisiva di «Striscia la notizia», hanno sfottuto Vianello per la sua gaffe sull’aeroporto di Pescara. Ma ecco l’elenco completo dei vincitori dei Flaiano.
Per la letteratura e l’italianistica, Hisham Matar, Teodolinda Barolini, Dagmar Reichardt, Adel El Siwi; per i copioni teatrali inediti Angela Ada Mantella e Ilaria Mavilla; per la radio Marino Sinibaldi; per il cinema (il Flaiano Film Festival) Cristiano Bortone, per il film «Rosso come il cielo»; per la fotografia ciematografica Arnaldo Catinari; per la tv Sveva Sagramola, «Geo e Geo»; per la fiction Gianluca Maia Tavarelli, «Maria Montessori»; per il documentario tv Roberto Burchielli; per il cinema Ambra Angiolini; Saverio Costanzo, per la sceneggiatura di «In memoria di me»; Luca Barbareschi per «Il Gattopardo»; Ninetto Davoli per la tv, «Uno su due»; Stefania Rocca; Ficarra e Picone; Christian De Sica per il musical, «Prima di me»; Stefano Accorsi, per il cinema «Saturno contro»; Neri Marcorè per la fiction «Papa Luciani»; Paola Quattrini per il teatro «Un tram che si chiama desiderio»; Ferzan Ozpetek per la regia di «Saturno contro»; Milena Vukotic per la carriera teatrale; Kabir Bedi per il complesso dell’opera; Willem Dafoe, per il complesso dell’opera; Gabriele Lavia per la carriera teatrale Dario Argento per il complesso dell’opera; e Stefania Sandrelli, per complesso dell’opera.
A rappresentare il teatro c’erano Gabriele Lavia e Milena Vukotic, Luca Barbareschi, Paola Quattrini e Christian De Sica. Per la televisione e la radio il premio è stato consegnato a Ficarra e Picone, Neri Marcoré, Stefania Rocca, Gianluca Maria Tavarelli, Sveva Sagramola e Marino Sinibaldi. Lo scrittore libico-americano Hisham Matar ha ricevuto il Pegaso d’oro per la narrativa, mentre per l’italianistica i riconoscimenti sono stati consegnati all’americana Teodolinda Barolini, all’egiziano Adel El Siwi e alla tedesca Dagmar Reichardt. Il Pegaso d’oro ad Adel El Siwi è stato consegnato da Raffaele La Capria.
La cerimonia di consegna dei premi è iniziata verso le 21,20 con un mini concerto del gruppo di Angelo Valori al quale è seguito il saluto del patron dei Premi Flaiano, Edoardo Tiboni, e il consueto riassunto filmato dei 33 anni della manifestazione. La novità di quest’anno è stato il presentatore unico, Andrea Vianello non più affiancato da una collega femminile. Il conduttore di «Mi manda Rai Tre» s’è beccato qualche fischio quando - conversando con Ambra Angiolini, premiata per la sua interpretazione nel film «Saturno contro» - ha detto che Pescara non ha l’aeroporto. Per il resto, le chiacchierate con i premiati sul palco del D’Annunzio sono filate via abbastanza traquillamente. Luca Barbareschi, premiato per il teatro, ha polemizzato - come gli accade di frequente negli ultimi tempi - con il direttore dei Rai Uno, Fabrizio Del Noce; Ninetto Davoli, premiato per il cinema, ha ricordato un episodio divertente della sua comunanza di vita e arte con Pier Paolo Pasolini, la visita sua e del regista in casa di Totò e Franca Faldini prima dell’inizio delle riprese di «Uccellacci e uccellini»; Stefania Rocca, premiata per la fiction tv «Mafalda di savoia, ha parlato dei suoi progetti cinematografici; Ficarra e Picone, premiati per la conduzione televisiva di «Striscia la notizia», hanno sfottuto Vianello per la sua gaffe sull’aeroporto di Pescara. Ma ecco l’elenco completo dei vincitori dei Flaiano.
Per la letteratura e l’italianistica, Hisham Matar, Teodolinda Barolini, Dagmar Reichardt, Adel El Siwi; per i copioni teatrali inediti Angela Ada Mantella e Ilaria Mavilla; per la radio Marino Sinibaldi; per il cinema (il Flaiano Film Festival) Cristiano Bortone, per il film «Rosso come il cielo»; per la fotografia ciematografica Arnaldo Catinari; per la tv Sveva Sagramola, «Geo e Geo»; per la fiction Gianluca Maia Tavarelli, «Maria Montessori»; per il documentario tv Roberto Burchielli; per il cinema Ambra Angiolini; Saverio Costanzo, per la sceneggiatura di «In memoria di me»; Luca Barbareschi per «Il Gattopardo»; Ninetto Davoli per la tv, «Uno su due»; Stefania Rocca; Ficarra e Picone; Christian De Sica per il musical, «Prima di me»; Stefano Accorsi, per il cinema «Saturno contro»; Neri Marcorè per la fiction «Papa Luciani»; Paola Quattrini per il teatro «Un tram che si chiama desiderio»; Ferzan Ozpetek per la regia di «Saturno contro»; Milena Vukotic per la carriera teatrale; Kabir Bedi per il complesso dell’opera; Willem Dafoe, per il complesso dell’opera; Gabriele Lavia per la carriera teatrale Dario Argento per il complesso dell’opera; e Stefania Sandrelli, per complesso dell’opera.