Pronta la legge taglia-manager La Regione commissaria le Asl

22 Novembre 2024

Prevede una Task force presieduta da Marsilio per mandare a casa i dg inefficienti 

L’AQUILA. Si scrive “Legge 30 del 2024”, ma si pronuncia “tagliamanager” ed è la madre di tutte le leggi sulla sanità regionale.
Con un fendente di spada, il presidente Marco Marsilio con la sua giunta di centrodestra potrà commissariare le quattro Asl abruzzesi. La legge che manda a casa i direttori generali inefficienti è già impacchetta. Sarà approvata martedì prossimo in Consiglio regionale. Non viaggia da sola ma è stata allegata, in limine litis, attraverso un emendamento, a una norma ricca e variegata, dove ritrovi persino gli aiuti per il teatro Marrucino di Chieti e all’associazione abruzzese che assiste le famiglie dei bimbi autistici. Ma dal mucchio di articoli, comma, emendamenti e sub emendamenti, spunta il titolo: “Potere sostitutivo”. E leggi che «La Giunta regionale esercita nei confronti delle Aziende sanitarie le funzioni di indirizzo e coordinamento, direttiva e vigilanza, compresa la verifica dei risultati aziendali conseguiti dai Direttori Generali», ma «in caso di accertata o persistente inerzia o inadempimento da parte degli organi delle Aziende sanitarie abruzzesi nel compimento di atti o provvedimenti obbligatori, la Giunta esercita il potere sostitutivo previo invito a provvedere entro un congruo termine». E se poi entri più nel dettaglio, scopri anche l’intero e complesso meccanismo della tagliamanager che dà al centrodestra il potere di licenziare anzitempo quei direttori generali che la stessa maggioranza ha piazzato ai vertici delle Asl, prorogandone i contratti, salva poi scoprire disavanzi che toccano la cifra record di 200 milioni di euro.
Da qui era nata una prima decisione, la scorsa primavera, di approvare una legge apripista «finalizzata a disciplinare misure urgenti per fronteggiare eventuali disfunzioni del sistema sanitario regionale». Ma evidentemente non è bastato perché questa norma (legge regionale 9 del 23 maggio 2024 - Disposizioni urgenti per la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale risultante dal conto economico al quarto trimestre 2023) è stata integrata in modo draconiano, e martedì andrà al voto.
Il punto chiave è questo: «La mancata adozione da parte del direttore della Asl degli atti necessari all’attuazione dei Programmi e Piani previsti, tale da comportare l’impossibilità di conseguire uno o più obiettivi fondamentali, consente alla Giunta regionale l’esercizio del potere sostitutivo attraverso la nomina del direttore del Dipartimento Sanità (Emanuela Grimaldi, ndr) quale commissario ad acta entro 60 giorni dall’entrata in vigore del presente articolo». Ma il bello deve ancora venire perché la tagliamanager prevede anche l’istituzione «di una Task force a supporto del Servizio sanitario regionale», una sorta di plotone d’esecuzione. «È istituita presso la Presidenza della Regione Abruzzo una Task force, che risponde direttamente al Presidente della Giunta regionale e all’assessore con delega in materia di Sanità (Nicoletta Verì). La suddetta Task force, ha durata temporanea connessa alle contingenze e alle situazioni che ne determinano l’istituzione e, comunque, non può superare la durata della dodicesima legislatura (2029)». Ed ha una lunga serie di compiti: verifica e monitora la realizzazione dei risultati previsti sia nei Piani di razionalizzazione sia negli strumenti di programmazione delle Aziende sanitarie regionali; coordina il monitoraggio dei dati di analisi relativi al controllo di gestione e all’erogazione dei livelli essenziali di assistenza; monitora e controlla l’impiego di risorse umane, finanziarie e strumentali, da parte delle aziende sanitarie locali; formula indirizzi e proposte di soluzioni operative in favore delle Aziende sanitarie locali; supporta altresì l’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa».
E ancora: «Può procedere all’istituzione di Tavoli tecnico - operativi composti da massimo 5 componenti» ed è, naturalmente, presieduta dal Presidente della Giunta Regionale con il ruolo di coordinatore istituzionale mentre l’assessore alla Sanità svolge il ruolo di vice-coordinatore. Marsilio, quindi, diventa il dominus della sanità abruzzese, relegando l’organo legislativo (il Consiglio regionale) a un ruolo di spettatore: «Possono partecipare ai lavori della Task force i presidenti della I e della V Commissione consiliare», ovvero Vincenzo D’Incecco (Lega) e Paolo Gatti (Fratelli d’Italia).
In bocca al lupo, manager Asl! C’è però un post scriptum sostanziale da riferire perché si riferisce alla contestata “legge mancia”, finita da mesi nel mirino dell’opposizione, che, sulla carta, avrebbe dovuto distribuire fondi a pioggia per la bellezza di 21 milioni di euro. Ma quei fondi, materialmente, non ci sono. Quindi la “legge mancia”, rivista, rimodulata, corretta e ridotta a 16 milioni di euro dalla maggioranza di centrodestra (che però non è ancora compatta sulla ridistribuzione dei fondi a pioggia), sarebbe dovuta finire all’interno della stessa norma che ingloba la tagliamanager per essere votata tra appena cinque giorni in Consiglio.
Ma il rischio che martedì la maggioranza si spacchi è alto, anzi altissimo. Così è spuntata la soluzione che mette al sicuro la norma che permette di licenziare i manager, salva capra e cavoli, e fa felice il lupo. La “legge mancia”, ieri pomeriggio, è stata infatti agganciata, con un emendamento, a un progetto di legge per un debito fuori bilancio di appena 9mila euro. Che diventerà una norma da 16 milioni di euro. Il dado è tratto.