Provincia Pescara, ai politici rimborsi benzina da 2 mila euro
Aumentano ad aprile le spese per i viaggi dei consiglieri, la cifra più alta va al presidente De Luca
PESCARA. Mentre il governo Monti sta studiando il modo di poter ridurre i costi della pubblica amministrazione, alla Provincia di Pescara continuano ad aumentare le spese per i viaggi dei consiglieri. Nel mese di aprile hanno raggiunto la cifra di 8.425 euro, quasi 400 euro in più di marzo. Il rimborso più alto è andato al presidente del consiglio De Luca. I suoi spostamenti con la Mercedes da Manoppello a Pescara sono costati all'ente oltre 2.000 euro. Più precisamente 2.090 euro in un mese, cioè 80,38 euro al giorno. Si deve aggiungere, poi, il compenso percepito come presidente del consiglio provinciale, ossia altri 2.300 euro lordi circa. Totale: oltre 4.000 euro.
Quello di De Luca è il caso più eclatante, ci sono tuttavia altri consiglieri che tra gettoni di presenza e rimborsi benzina riescono a superare i 2.000 euro al mese. In realtà, i compensi percepiti per aver partecipato alle sedute delle commissioni e del consiglio non possono superare i 1.340 euro lordi, ma i consiglieri che non risiedono a Pescara riescono ad arrotondare con i rimborsi per le spese dei viaggi.
Questo grazie a una piccola norma contenuta nel Regolamento dell'ente, guidato dal presidente Guerino Testa, che consente ai politici di utilizzare le proprie auto per gli spostamenti dal luogo di residenza fino alla Provincia di Pescara e ritorno. Non servono fatture o ricevute, basta una semplice autodichiarazione del consigliere che attesti il numero degli spostamenti effettuati per ottenere i rimborsi, calcolati sulla base dei costi chilometrici stabiliti dall'Aci. Ai politici, spiega una nota dell'ente «spettano i rimborsi dei viaggi effettivamente sostenuti per un numero massimo di due al giorno». L'Aci, tra l'altro, ha provveduto proprio nei mesi scorsi a ritoccare all'insù le tariffe chilometriche, in base all'aumento dei costi della benzina, facendo così crescere le spese per la Provincia.
Ecco chi ha percepito di più, dopo De Luca. Al secondo posto troviamo il capogruppo del Pd Antonio Di Marco che ad aprile si è visto consegnare una busta paga di 2.321 euro lordi, di cui 1.340 euro di gettoni di presenza per aver partecipato alle sedute del consiglio e delle commissioni, il massimo percepibile in un mese e 981 di rimborsi per gli spostamenti da Abbateggio, suo luogo di residenza, a Pescara e ritorno. Poco più in basso nella classifica degli stipendi troviamo Roberto Pasquali, consigliere di Fli, con 2.248 euro. Ai 1.340 euro accumulati con i gettoni di presenza, si sono aggiunti rimborsi benzina pari a 908 euro per i viaggi da Penne al capoluogo adriatico. E' stato di 855 euro, invece, il rimborso erogato al consigliere del Pd Antonio Linari, residente a Torre de' Passeri. Sommando i compensi, si arriva a un importo di 2.195 euro lordi. Scendendo ancora più in basso troviamo Lucio Petrocco, Pdl, residente a Civitaquana, che ha raggiunto rimborsi benzina pari a 672 euro. Se si somma questa cifra ai gettoni di presenza si arriva a 2.012 euro. Un gradino al di sotto dei 2.000 euro di stipendio c'è Gabriele Santucci, dell'Udc. I suoi viaggi da Civitella a Pescara sono costati all'ente 617 euro. Si è fermato a 573 euro Antonio Castricone, Pd, che ha la residenza a Popoli. Lo segue con 520 euro il suo collega di partito Andrea Di Meo, proveniente da Serramonacesca. Al di sopra dei 300 euro di benzina troviamo anche Camillo Savini, Pdl e Camillo Sborgia, Idv: si sono visti rimborsare, rispettivamente, 485 e 365 euro.
Quello di De Luca è il caso più eclatante, ci sono tuttavia altri consiglieri che tra gettoni di presenza e rimborsi benzina riescono a superare i 2.000 euro al mese. In realtà, i compensi percepiti per aver partecipato alle sedute delle commissioni e del consiglio non possono superare i 1.340 euro lordi, ma i consiglieri che non risiedono a Pescara riescono ad arrotondare con i rimborsi per le spese dei viaggi.
Questo grazie a una piccola norma contenuta nel Regolamento dell'ente, guidato dal presidente Guerino Testa, che consente ai politici di utilizzare le proprie auto per gli spostamenti dal luogo di residenza fino alla Provincia di Pescara e ritorno. Non servono fatture o ricevute, basta una semplice autodichiarazione del consigliere che attesti il numero degli spostamenti effettuati per ottenere i rimborsi, calcolati sulla base dei costi chilometrici stabiliti dall'Aci. Ai politici, spiega una nota dell'ente «spettano i rimborsi dei viaggi effettivamente sostenuti per un numero massimo di due al giorno». L'Aci, tra l'altro, ha provveduto proprio nei mesi scorsi a ritoccare all'insù le tariffe chilometriche, in base all'aumento dei costi della benzina, facendo così crescere le spese per la Provincia.
Ecco chi ha percepito di più, dopo De Luca. Al secondo posto troviamo il capogruppo del Pd Antonio Di Marco che ad aprile si è visto consegnare una busta paga di 2.321 euro lordi, di cui 1.340 euro di gettoni di presenza per aver partecipato alle sedute del consiglio e delle commissioni, il massimo percepibile in un mese e 981 di rimborsi per gli spostamenti da Abbateggio, suo luogo di residenza, a Pescara e ritorno. Poco più in basso nella classifica degli stipendi troviamo Roberto Pasquali, consigliere di Fli, con 2.248 euro. Ai 1.340 euro accumulati con i gettoni di presenza, si sono aggiunti rimborsi benzina pari a 908 euro per i viaggi da Penne al capoluogo adriatico. E' stato di 855 euro, invece, il rimborso erogato al consigliere del Pd Antonio Linari, residente a Torre de' Passeri. Sommando i compensi, si arriva a un importo di 2.195 euro lordi. Scendendo ancora più in basso troviamo Lucio Petrocco, Pdl, residente a Civitaquana, che ha raggiunto rimborsi benzina pari a 672 euro. Se si somma questa cifra ai gettoni di presenza si arriva a 2.012 euro. Un gradino al di sotto dei 2.000 euro di stipendio c'è Gabriele Santucci, dell'Udc. I suoi viaggi da Civitella a Pescara sono costati all'ente 617 euro. Si è fermato a 573 euro Antonio Castricone, Pd, che ha la residenza a Popoli. Lo segue con 520 euro il suo collega di partito Andrea Di Meo, proveniente da Serramonacesca. Al di sopra dei 300 euro di benzina troviamo anche Camillo Savini, Pdl e Camillo Sborgia, Idv: si sono visti rimborsare, rispettivamente, 485 e 365 euro.
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