Il Comune fa incassi record dalle multe ma solo 20% è investito sulla sicurezza stradale
Sanzioni record anche nel 2024 ma arriva la beffa: a causa del rischio dei mancati pagamenti,
l’amministrazione Masci non può usare il 50% del totale per le buche e per rifare le strisce pedonali
PESCARA Un tesoretto di 13 milioni e 600mila euro. Tanto dovrebbe incassare il Comune di Pescara per le multe comminate nel corso del 2024: sanzioni scattate agli incroci con i semafori e le telecamere, divieti di sosta con le auto in doppia fila e parcheggi selvaggi sulla riviera. È un grande numero quello riportato in una delibera della giunta Masci che rispalma sulla città una fetta dell’importo per la aumentare la sicurezza stradale. Ma quella delibera contiene anche una beffa: sulle strade di Pescara arrivano solo 2,7 milioni per aggiustare le buche e rifare le strisce pedonali.
Colpa della burocrazia. Il Codice della strada prevede che almeno il 25% dei proventi delle multe sia utilizzato per «interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente»; un altro 25% per «il potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature»; e poi «altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, relative alla manutenzione delle strade».
Ma a quanto ammonta il 50% di 13 milioni e 600mila euro? In base al calcolo matematico, la risposta sarebbe 6,8 milioni di interventi per la sicurezza stradale. Interventi sempre più necessari in base al numero di incidenti, a partire dagli investimenti. Ma la regola contiene una postilla. E così, l’amministrazione Masci calcola in 7.196.938,38 euro il fondo crediti di dubbia esigibilità: significa che quelle multe potrebbero non essere mai riscosse. E allora si abbassa la quota del 50%: va calcolata sottraendo l’importo delle multe a rischio di mancata riscossione al totale delle sanzioni: «Su tale differenza pari a euro 5.453.061,62 euro (al netto anche delle spese per la compilazione meccanografica dei verbali) deve essere conteggiata la quota del 50% prevista dall’articolo 208 del Codice della strada pari a 2.726.530,81 euro». E gli altri 11 milioni? Saranno il sindaco Carlo Masci e gli assessori a decidere come usarli.
La delibera sulla “destinazione dei proventi delle sanzioni” non indica nel dettaglio come saranno investiti i 2,7 milioni. Di certo, almeno fino al 31 agosto del 2025 resteranno accese le telecamere del T-Red in 8 incroci cittadini: lo prevede il contratto sottoscritto tra il Comune e la ditta fornitrice, la Cross Control di San Benedetto del Tronto. Ma, sempre ai fini della sicurezza stradale, il T-Red potrebbe essere prorogato ancora: una determina dell'amministrazione Masci apre a un’«eventuale proroga» con tanto di copertura finanziaria già trovata per saldare l’affitto dell’attrezzatura: 58.560 euro «per l’anno 2025, a decorrere dal 1° settembre 2025 fino al 31 dicembre 2025» e altri 29.280 euro «per l’anno 2026, fino al 28 febbraio».