Raccolta porta a porta proteste nei condomini

24 Giugno 2012

Francavilla, non piace l’antiestetica distesa di bidoncini sotto i palazzi Chiesti i cassonetti condominiali ma la Cosvega dice che non è possibile

FRANCAVILLA. La raccolta differenziata porta a porta è sicuramente un passo avanti nella gestione dei rifiuti, ma sotto i palazzi più grandi, con tanti appartamenti, quella schiera di bidoncini ogni mattina ai condòmini non piace proprio. Prime prove in un territorio completamente interessato dalla differenziata obbligatoria e a domicilio. Primi disagi in quelle palazzine in cui, soprattutto in questo periodo, iniziano ad arrivare turisti da fuori impreparati ed in alcuni casi anche poco propensi ad imparare le nuove regole.

Il meccanismo è facile: come da calendario recapitato ad ogni inquilino e disponibile sul sito della Cosvega, ogni sera dopo le 21 occorre tirar fuori un bidoncino o un sacchetto di colore diverso, a seconda di quanto verrà raccolto l'indomani all'alba. Ma è qui che iniziano i problemi: il disagio posto da alcuni amministratori di condominio, soprattutto quelli vicini al mare, è legato alla schiera di contenitori presente sotto ogni palazzo dalla sera al mattino.

Una distesa antiestetica e anche poco igienica, che li ha spinti a richiedere i bidoni condominiali, quelli inizialmente pensati per le palazzine con un numero di inquilini considerevole. Tali bidoni, però, in molti casi non sono mai arrivati, ed è qui che è iniziata la protesta: il bidone condominiale, come previsto da regolamento del Comune, non può stare sul suolo pubblico. Ogni palazzo dovrebbe attrezzarsi con uno spazio riservato, accessibile all'operatore addetto allo svuotamento, ma non pubblico, quindi appositamente creato e pagato dai condomini. Questo, secondo Cosvega, da un lato per evitare che cittadini vengano da altri posti a gettare i rifiuti nei cassonetti condominiali, ed anche per una questione di estetica: il bidoncino individuale di giorno sparisce e ricompare la sera, il bidone condominiale resterebbe installato per tutto il giorno così come lo erano i cassonetti tradizionali posti agli angoli delle strade. A molti residenti, però, questa disposizione non piace. Collocare i bidoni condominiali in uno spazio interno privato significherebbe esporsi ad un rischio anche igienico qualora questo posto fosse al chiuso, oppure sostenere un costo di cui non vogliono farsi carico.

D'altro canto, anche trenta contenitori individuali ad ogni ingresso provocano un disagio, ed a questo si aggiunge il fatto che qualcuno ricorre ancora alla soluzione più scorretta: portare i propri rifiuti presso i pochi cassonetti verdi tradizionali che ancora sono in città. La Cosvega si rende disponibile ad effettuare sopralluoghi, viste le richieste da parte di molti amministratori, ma l'unica soluzione appare quella di realizzare una recinzione nel condominio, ma accessibile dall'esterno agli operatori.

Paola M.S. Toro

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