PESCARA
Raid vandalico al Classico, identificati 9 studenti dello Scientifico: 2 sono minorenni
Individuati dalla polizia i protagonisti del video virale contro il liceo in via Venezia. Denunciati i giovanissimi che hanno orinato davanti al portone. Ieri hanno chiesto scusa
PESCARA. Nove studenti del liceo scientifico “Leonardo Da Vinci” di Pescara sono stati identificati dalla polizia e individuati quali autori del raid vandalico di venerdì notte al liceo classico “G. D’Annunzio”.
Si tratta di sette maggiorenni e due minorenni, si legge in una nota della questura di Pescara, individuati al termine delle attività d'indagine. L’atto vandalico è stato ripreso dagli stessi ragazzi che, successivamente, hanno pubblicato i due video su Instagram divenuti immediatamente virali.
La Digos ha ricostruito le dinamiche e le tempistiche con cui i ragazzi hanno agito, anche in riferimento al coinvolgimento dei singoli nei fatti e all’obbligo del coprifuoco, accertando che si sono intrattenuti davanti al liceo classico per pochi minuti a partire dalle ore 21.30. L’episodio è stato comunicato all’autorità giudiziaria e due dei nove giovani sono stati denunciati per l’imbrattamento dell’edificio scolastico di via Venezia.
Ieri gli studenti del liceo scientifico si erano fatti avanti, manifestando il proprio pentimento agli studenti del Classico: «Sono mortificati, chiedono scusa». Il gesto è stato accolto con slancio dai giovani che frequentano l’istituto di via Venezia, preoccupati dall’accaduto ma anche desiderosi di guardare oltre, al punto che si è pensato di organizzare «qualcosa insieme», magari «una partita di calcetto tra le due scuole, all’aperto e senza pubblico» (a causa del Covid), come momento di riavvicinamento, racconta la dirigente scolastica del Classico, Antonella Sanvitale.
Ieri la preside ha incontrato alcuni alunni della sua scuola, ha raccolto il loro turbamento e indicato la strada da percorrere. Partendo dal presupposto che è stato «un brutto episodio dal punto di vista umano e culturale», dice Sanvitale, «non puntiamo affatto alla demonizzazione, anzi da parte nostra c’è un’apertura totale. È nostra intenzione favorire un cammino educativo», tanto più che «la consapevolezza di un errore aumenta, se viene guidata. E l’assunzione di responsabilità deve servire a crescere». Sanvitale punta a «un salto per la maturità», e il cammino che va promosso «riguarda tutti, perché in ognuno di noi può esserci una duplicità. Dobbiamo cogliere l’occasione per aiutarli a diventare cittadini responsabili», conclude la dirigente scolastica.