PESCARA
Rapina al Centro agroalimentare: arrestati tutti gli autori
Gli inquirenti chiudono il cerchio e arrestano due degli autori dell'assalto dell'11 luglio scorso a Villanova di Cepagatti
PESCARA. Si chiude il cerchio sugli autori della rapina al Centro alimentare di Cepagatti. I carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Pescara hanno arrestato 2 persone, su ordine del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pescara Francesco Marino e richiesta della Procura della Repubblica di Pescara.
La rapina è avvenuta l’11 luglio scorso alle ore 11 nella struttura di Villanova di Cepagatti (PE). La guardia giurata della Sicuritalia aveva prelevato qualche istante prima dallo stand della Fruttital srl un plico chiuso con valori per un ammontare di euro 28.830 in denaro contante e euro 1.364 in assegni bancari. Oltre al denaro e agli assegni venne sottratta alla guardia giurata la propria pistola in dotazione.
Nella prima fase di indagine i militari hanno raccolto concordanti e convergenti elementi di prova tanto che lo scorso 17 settembre il gip di Pescara ha emesso una ordinanza di arresto a carico di due pescaresi, poi confermata anche dal Tribunale per il riesame di L’Aquila. I due soggetti tratti in arresto si erano occupati della “logistica”, ossia di portare sul posto gli altri due complici che hanno eseguito materialmente la rapina e di consentirgli poi la fuga, dapprima a bordo di una moto e successivamente in auto.
Tutti gli elementi valorizzati in tale contesto investigativo sono serviti agli inquirenti per sviluppare ulteriori indagini che hanno poi portato alla identificazione piena dei due soggetti rimasti ignoti.
E’ stato svolto un minuzioso lavoro di analisi dei dati di traffico telefonico, indagini tecniche di ricostruzione dei percorsi, esame su collegamenti e frequentazioni, nonché riscontri e individuazione di un appartamento nel quale i rapinatori si sono recati per spartirsi il bottino e dove uno dei complici tratteneva per sé l’arma sottratta alla guardia giurata.
Durante le fasi concitate della rapina, anche a causa della pronta reazione della guardia giurata, che ha cercato in tutti i modi di salvaguardare il sacco con il bottino, è nata una breve colluttazione durante la quale uno dei rapinatori ha perso il casco fino ad allora indossato. Il casco è stato recuperato e repertato dalla polizia giudiziaria intervenuta sul posto. I periti del Ris di Roma hanno accertato la presenza sul casco, sia di materiale biologico, sia di una impronta del dito pollice della mano destra riconducibili a uno dei due esecutori materiali della rapina.
Gli investigatori si sono inoltre concentrati nella ricostruzione dei rapporti esistenti tra i due complici, ossia quelli che erano ancora rimasti ignoti, ripercorrendo le loro vicende giudiziarie passate ed in epoca presente. Emergono in capo agli stessi, come stigmatizza il gip di Pescara Francesco Marino, gravi vicende criminali che li hanno visti coinvolti insieme, in passato, in reati di associazione per delinquere, rapine, estorsioni ed in materia di armi. Entrambi i destinatari del provvedimento cautelare eseguito in data odierna erano già ristretti in carcere. In particolare, uno dei due arrestati è detenuto in custodia cautelare perché accusato di essere l’autore dell’omicidio e del tentato omicidio commessi in Pescara il primo agosto stesso, ossia 21 giorni dopo la rapina al Centro agroalimentare, proprio utilizzando la medesima pistola sottratta nel corso della rapina alla guardia giurata della Sicuritalia.
Il nutrito quadro probatorio costruito come un complesso mosaico, ha fornito ora una immagine chiara in ordine alle responsabilità penali relative alla rapina di cui innanzi, in capo a due pregiudicati pescaresi, molto noti agli inquirenti.