PESCARA
Rincari ovunque, arriva la "Protesta delle pentole vuote”
Manifestazione in piazza delle associazioni di consumatori e incontro in Regione sul caro-energia
PESCARA. Levata di scudi sugli aumenti dei prezzi. Contro speculazioni e rincari ingiustificati, anche l’Abruzzo scende in piazza. La "Protesta delle pentole vuote” arriva a Pescara venerdì prossimo alle 11: davanti alla prefettura ci saranno i rappresentanti di Adoc, Federconsumatori e Adiconsum, tre sigle che hanno scelto di aderire alla manifestazione indetta a livello nazionale e in contemporanea in numerose piazze italiane.
I promotori rimarcano la gravità della situazione attuale: “Non si tratta di un generico né temporaneo aumento dei prezzi, ma di una vera e propria corsa al rialzo, alimentata da ingiustificabili fenomeni speculativi, che sta costringendo le famiglie a rinunce e privazioni che avranno importanti conseguenze sull’intero sistema economico. In questo modo nel paese crescono diseguaglianze, povertà energetica e povertà alimentare”.
La pentola vuota è dunque il simbolo della difficoltà delle persone e delle famiglie che faticano ormai a soddisfare bisogni essenziali, come mettere insieme quotidianamente il pranzo con la cena. Nell’occasione viene presentata una piattaforma con proposte articolate da sottoporre al Governo.
E contemporaneamente alla protesta, sempre venerdì prossimo alle 11, nella sede istituzionale della Regione di via Passolanciano a Pescara, si riuniscono le associazioni dei consumatori per fare il punto sugli aumenti del prezzo dell’energia (elettrica, gas e carburanti).
Alla riunione partecipano i rappresentanti della Cruc, la Consulta regionale utenti e consumatori, composta da Acu, Adiconsum, Adoc, Aeci, Arco, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Contribuenti Abruzzo, Federconsumatori, Guardia Civica, Mdc, Protezione consumatori e Udicon.
Sono al vaglio una serie di ipotesi lavoro, sintetizzate in dodici punti: 1 Liberare il prezzo dell’energia dalle speculazioni e dalla volatilità dei mercati, introducendo un criterio di calcolo dei prezzi coerente con costi. 2 Non applicare l’Iva sulle accise sui carburanti e contingentarne il carico fiscale alla media europea; sterilizzare l’Iva sulla materia prima fino a un valore massimo uguale al carico delle accise. 3 Avviare una riforma complessiva degli oneri generali di sistema che gravano in bolletta. 4 Disporre una sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas, ampliando e migliorando gli accordi per la rateizzazione lunga delle bollette. 5 Definire la casistica di morosità incolpevole, allargandola alle difficoltà sopravvenute per i nuclei familiari anche ai fini dell’accesso al bonus sociale, stabilizzare l’innalzamento della soglia Isee a 12 mila euro e aumentare anche il valore del Bonus. 6 Prevedere un Fondo di sostegno per le fasce meno abbienti. 7 Istituire l’Albo dei venditori autorizzati a operare nel settore dell’energia. 8 Adottare una politica degli acquisti di gas ed energia coordinata e gestita a livello europeo. 9 Ampliare le misure di supporto e operare una semplificazione amministrativa per favorire la nascita e la gestione delle Comunità energetiche rinnovabili. 10 Rafforzare decisamente i compiti di sorveglianza e i poteri sanzionatori delle autorità indipendenti e di Mr. Prezzi. 11 Attivare nelle prefetture dei comitati territoriali di sorveglianza sui prezzi. 12 Consultazione preventiva delle associazioni dei consumatori per l’assunzione di provvedimenti in materia di prezzi e politica energetica.