PESCARA/ COMMERCIO
Saldi e sconti anticipati: i negozianti chiedono controlli
L'avvio ufficiale è il 6 luglio ma la legge, contrariamente al passato, consente già vendite promozionali sul 30% della merce
PESCARA. In attesa dei saldi estivi e della doppia “Notte dei saldi”, in programma a Pescara per il 5 e 6 luglio, alcuni commercianti offrono già la merce scontata. Ed è tutto lecito perché, contrariamente agli anni passati, la legge consente le promozioni prima dei saldi (in passato questo tipo di vendita era vietato 30 giorni prima dei saldi). E quindi già dalla scorsa settimana fioccano gli annunci di prezzi ridotti, come se i saldi fossero già cominciati (e invece l’avvio è fissato al 6 luglio). Ma le promozioni, fa notare Gianni Taucci della Confesercenti, possono riguardare solo una parte (il 30%) della merce in vendita e non tutto il magazzino.
«Si dovrebbe capire perché si ricorre a questo tipo di offerte», commenta proprio Taucci, e le risposte potrebbero essere diverse e cioè «la grande confusione che c’è sul mercato e la preoccupazione degli imprenditori. Ma anticipare la data degli sconti serve solo a ridurre i margini di guadagno per cui è bene fare molta attenzione perché può essere lesivo degli interessi degli stessi commercianti: c’è la possibilità, infatti, di incassare meno e mettere a rischio l’azienda visto che cui costi restano invariati», osserva sempre il rappresentante della Confesercenti parlando, ad esempio, della forte incidenza degli affitti.
E proprio Taucci solleva un’altra questione. «Il problema, durante le promozioni, è rappresentato dalla vigilanza», visto che la norma impone di ridurre i prezzi solo su una parte limitata della merce per cui gli articoli «vanno definiti con precisione».
Non è favorevole alle promozioni Marina Dolci, presidente di ViviamoPescara, che parla dei limiti di questo tipo di vendite. «Le grandi catene, i grandi produttori, hanno dei costi inferiori ai nostri e possono affrontare queste iniziative senza conseguenze negative. Ma per noi non è una buona cosa, perché non riusciamo a reggere i costi. Qualcuno sta praticando degli sconti del 40% già da una settimana. E i controlli? C’è qualcuno che li fa?», si chiede. In questo scenario, è impossibile non adeguarsi «altrimenti i consumatori escono dai nostri negozi per sceglierne altri, quelli che appaiono più convenienti. Così si apre una guerra a chi anticipa di più, ma questo non vuol dire che si guadagni». Una questione a parte sono le vendite on line. «È una piaga», commenta Dolci, «e il governo dovrebbe attivarsi per sanzionare chi effettua le vendite in Italia attraverso la “rete” ma non paga le tasse nel nostro paese».
In questo momento di «difficoltà, che riguarda tutti, vorremmo una città più accogliente e pulita e vorremmo attivare delle iniziative» per rilanciare il commercio. Sul primo progetto si sta già lavorando con il Comune, per lasciare i negozi aperti «venerdì e sabato prossimi fino a mezzanotte», per l’inizio dei saldi.
Sarà una doppia “Notte dei saldi”, come stabilito due giorni fa nel corso di un incontro in Comune con il sindaco Carlo Masci. Alla serata di sabato 6 luglio, è stata aggiunta quella di venerdì 5, che sarà intitolata «Aspettando i saldi».
Si vuole dare «un segnale positivo, al passo con i tempi», dice Enzo D’Ottaviantonio della Confcommercio che parla di una «sperimentazione» finalizzata a capire la riuscita delle aperture serali, in cui ha sempre creduto e continua a credere. «Durante l’estate», fa notare, «spostare in avanti l’orario di apertura dei negozi può essere utile a interagire con i ritmi della stagione balneare». Sempre per favorire il commercio si sta pensando, con il Comune, di mettere in cantiere un altro week end all’insegna dei saldi e del divertimento visto che le notti dello shopping sono accompagnate da alcuni appuntamenti. «Vogliamo fare il bis il 13 e il 14 luglio e per il 14, in particolare, si pensa di promuovere degli eventi da pomeriggio a sera».
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