Salta l'aumento dell'acqua, i sindaci disertano l'assemblea di Pescara
Manca il numero legale nell’assemblea dei sindaci delle province di Pescara, Chieti e Teramo chiamati a ratificare il tariffario approvato dall'Autorità per l'energia e il gas. Protesta sotto il palazzo della Provincia: "No alla tariffa truffa"
PESCARA. Presenti solo 20 sindaci su 65, salta l'aumento delle tariffe dell'acqua nelle province di Pescara, Chieti e Teramo. Si conclude con un nulla di fatto l'assemblea dei sindaci dell'Assi della provincia di Pescara e dei sindaci dei Comuni soci di Aca della provincia di Pescara, Chieti e Teramo. I primi cittadini erano chiamati a deliberare gli aumenti tariffari prodotti dall'applicazione del nuovo metodo tariffario transitorio (Mtt) approvato dall'Autorità per l'energia e il gas. Ma l'assenza del numero legale fa saltare la riunione.
Il tutto per la gioia dei manifestanti, circa una ventina, presenti davanti al palazzo della Provincia. La manifestazione era promossa dal Forum abruzzese dei movimenti dell'acqua. Secondo gli esponenti di Rifondazione comunista che partecipano alla protesta, sarebbero previsti aumenti superiori del 10 per cento per l'anno in corso e del 19 per cento nel confronto con le tariffe 2012. Il Forum abruzzese dei movimenti dell'acqua e Rifondazione chiedono ai sindaci di bloccare gli aumenti.
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