«Salviamo la scuola di Cappelle»

24 Novembre 2024

Comitato cittadino contro l’abbattimento del vecchio edificio, previsto a gennaio

CAPRARA. «Salviamo la vecchia scuola elementare di Cappelle sul Tavo chiusa da vent’anni e abbandonata al degrado». È l’appello lanciato da Pietro Carletti, portavoce del comitato dei cittadini che chiedono al Comune di «fermare i lavori per la costruzione di un auditorium» da 200 posti e alla Soprintendenza dell’Abruzzo «la tutela e la valorizzazione dello storico edificio» tra via Marconi e via Roma.
Carletti si rivolge ai «cittadini, genitori, ex alunni e amanti della nostra storia e le autorità competenti» e analizza la situazione. «Oggi ci troviamo di fronte a una sfida importante: la scuola elementare di Cappelle, un edificio storico costruito nel periodo post-bellico, simbolo di riscatto sociale e culturale dell’intero paese è in stato di completo abbandono e dimenticata. Questa scuola, che ha formato generazioni di cittadini», ricorda, «e ha avuto un ruolo fondamentale nel ricostruire il nostro paese dopo la Seconda guerra mondiale, rischia di scomparire per sempre, vittima di incuria e di scelte politiche che ignorano il valore del nostro patrimonio storico. Da anni ormai è in stato di completo abbandono, con sversamenti continui di spazzatura, senza che si sia intervenuti per custodirlo, preservarlo e restituirlo alla collettività. Questo patrimonio, che racconta la nostra identità e la nostra memoria oggi, è minacciato dal deterioramento, dalla disattenzione e dall'incuria».
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Lorenzo Ferri, ha deciso il futuro dell’ex scuola: la demolizione e la ricostruzione. Il progetto è pronto, le immagini rimandano la creazione di un fabbricato di nuova generazione che, nel paese di circa 4mila abitanti, dovrebbe ospitare un auditorium. Annuncia, il sindaco Ferri in un post sui social: «A gennaio, verrà abbattuta l’ex sede della scuola elementare in via Roma. Al suo posto, un nuovo, curatissimo e bellissimo edificio che già di per sé rappresenterà una riqualificazione urbana di gran livello, ma anche e soprattutto, una rigenerazione urbana porterà in dote le grandi novità che segneranno il salto di qualità nella rinascita del centro storico. Al piano seminterrato sono previste due sale, una espositiva e una polifunzionale. Il piano rialzato ospiterà un asilo con 20 posti e uffici comunali. Il piano superiore ancora, infine, accoglierà un auditorium da 200 poltrone, con un'unica platea verso il palcoscenico, cinema e sala conferenze». Di tutt’altro tenore, invece, le proposte che arrivano dal comitato diretto da Carletti: «Anni fa, doveva diventare una banca ma non se ne fece nulla. In seguito il sogno di Giovito Di Nicola, appassionato di auto storiche, era quello di realizzare nell’ex scuola un museo delle vecchie glorie, sul tracciato che fu della Coppa Acerbo».
Un sogno svanito dopo la morte del mecenate di Cappelle. «Ora», prosegue Carletti, «l’amministrazione comunale di Cappelle ha presentato un progetto che prevede la demolizione della scuola, contravvenendo alle politiche urbanistiche e al vincolo storico del restauro della struttura. Pertanto chiediamo l'intervento della Soprintendenza per garantire la salvaguardia di questo importante edificio e il recupero architettonico della scuola». Contemporaneamente il comitato «sollecita il Comune e le istituzioni regionali e nazionali a intraprendere una politica attiva di salvaguardia della struttura, anche rispetto alla sua collocazione nel centro storico del paese, azione indispensabile per contrastare l’abbandono economico, sociale e culturale di tutto il centro storico» di Cappelle.