Sammassimo si dimette: «Grazie per la pazienza»
L’assessore ai tributi getta la spugna dopo un anno ed elogia i pescaresi «Il ritardo nella consegna dei bollettini Tari è dovuto agli uffici postali»
PESCARA. La voce, in alcuni momenti, rotta dall’emozione. L’abbraccio della giunta e dei consiglieri. Il mazzo di fiori donatole dal sindaco. La sua commozione. Se n’è andata così ieri Bruna Sammassimo, l’assessore ai tributi e al bilancio forse meno amato dai cittadini. Meno amato perché ha pagato sicuramente in popolarità quando sono state aumentate le tasse al massimo e quando è scoppiato, anche in questi giorni, il caos per la consegna dei bollettini Tari.
L’assessore ha dato le dimissioni lunedì pomeriggio, in gran segreto e ieri le ha annunciate alla stampa. E durante una breve conferenza con il sindaco Marco Alessandrini, alcuni suoi colleghi di giunta e qualche consigliere di maggioranza, ha tenuto a precisare che non è andata via per le difficoltà registrate nella gestione della grave crisi finanziaria dell’ente, o per le proteste dei contribuenti, costretti a file chilometriche per richiedere i bollettini per pagare la tassa sui rifiuti. Ma per «problemi personali e professionali». La Sammassimo, infatti, ha svolto in questo anno un doppio lavoro, quello di assessore al Comune di Pescara e di direttrice dell’agenzia Inps di Montesilvano.
Assessore, allora Tari e bilanci in rosso del Comune non c’entrano niente con le sue dimissioni?
«Tale decisione trae origine da motivazioni di natura esclusivamente personale e professionale. Nel corso degli ultimi mesi è diventato sempre più problematico, per me, riuscire a conciliare impegni professionali e privati con un’azione amministrativa efficace e continua».
Ammetterà, però, di aver riscontrato grosse difficoltà in questo anno.
«Sono stata impegnata in un lavoro delicatissimo di impostazione del risanamento dei conti dell’ente. Risanamento che ha visto l’approvazione del Piano di riequilibrio da parte del consiglio comunale, un documento molto articolato e complesso, che ha dato il via alla possibilità di approvare un bilancio di previsione. Bilancio che comincia a ridisegnare una nuova prospettiva, una nuova visione per la città».
Un risanamento che stanno pagando caro i cittadini con le tasse aumentate al massimo.
«Quando ci siamo insediati abbiamo trovato una situazione drammatica dei conti. Abbiamo dovuto avviare un’opera di risanamento anche prendendo decisioni impopolari, come l’aumento delle tasse. Il mio pensiero e il mio affetto va ai cittadini di Pescara per la pazienza che hanno avuto nei miei confronti, anche nei momenti delle decisioni più impopolari assunte in questi mesi. Spero di essermi comportata sempre in modo trasparente e aver operato scelte nell’interesse più generale della città».
Oltre all’aumento, c’è stato anche il problema per i pagamenti delle tasse. Di chi è la colpa del caos dei bollettini per la Tari?
«Ci sono stati dei ritardi nella consegna. Disagi, molto probabilmente, dovuti alle spedizioni da parte degli uffici postali. Oggi, gli uffici comunali mi hanno comunicato che i bollettini sono stati consegnati tutti. Mancano solo 2.500 buste non recapitate, perché non sono stati trovati in casa i cittadini».
Ma rifarebbe questa esperienza di assessore?
«È stata un’esperienza difficile. La situazione finanziaria era drammatica e abbiamo persino approvato un bilancio con il parere negativo dei revisori dei conti. Fare l’amministratore di una città come Pescara è un’esperienza che mi ha arricchito e che rifarei».
Ce la farà questo Comune ad evitare il fallimento?
«Sì, sono sicura che ce la farà. Il risanamento è stato avviato».
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