la tragedia

San Giovanni Teatino, barista morto in moto, gli amici: «Gran lavoratore e papà dolcissimo»

Angelo Pisano era padre di una bimba di 6 anni, si era sposato in agosto. La commozione di colleghi, clienti e amici del motociclista deceduto ieri

SAN GIOVANNI TEATINO. «Un bravissimo ragazzo, non lo dico perché adesso non c’è più, ma perché è vero. Angelo era solare, gentile, lavoratore e innamorato della sua famiglia. Uno straordinario uomo del sud, orgoglioso di esserlo, una bella persona». Con queste parole un’amica di famiglia ricorda, con la voce rotta dalla commozione, il povero Angelo Pisano, che se n’è andato troppo presto.

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Troppo presto per la sua vita, spezzata da un destino spietato che gli ha fatto incrociare la morte sulla sua strada nel fiore degli anni; troppo presto per i suoi familiari, soprattutto per la moglie Francesca di 26 anni e per la loro bambina, una piccina di 6 anni. La coppia, di Crotone, si era trasferita tre anni fa per motivi di lavoro dalla Calabria a Sambuceto, dove già abitava un fratello di lui, Mirko, dipendente di un bar al Centro d'Abruzzo-Ipercoop. Angelo aveva deciso di rilevare una caffetteria che era in vendita a Pescara in via Italica, mentre la compagna, per proseguire gli studi, si era iscritta all’università di Teramo. Due giovani impegnati, con la testa sulle spalle, proiettati a migliorarsi per cercare di dare sempre il meglio alla loro bambina. Dopo alcuni anni di convivenza, Angelo e Francesca avevano deciso che era arrivato il momento di sposarsi. Il matrimonio è stato celebrato il 24 agosto 2015 in una chiesa della Calabria, a Cerenzia, alla presenza degli amici più cari e dei parenti.

«Lui in questi anni si è messo a lavorare con impegno e professionalità, ma anche con creatività e inventiva, nella pasticceria Delice, facendolo diventare un gioiello di locale, dove con cordialità lui e suoi colleghi accoglievano ogni giorno i numerosi clienti e dove era riuscito a realizzare una produzione dolciaria di qualità», prosegue l’amica della famiglia Pisano. «Non posso pensare che tutto sia finito così, una vita distrutta in un minuto, in mezzo alla strada. Amava sua moglie e la sua bambina alla follia, povera piccola senza più il suo papà».

Anche Renato Ranieri, un commercialista che frequenta tutti i giorni la caffetteria pasticceria Delice, parla di Angelo come di una persona eccezionale: «Era un grande lavoratore, un ragazzo socievole che insieme ai suoi soci è riuscito a trasformare quel locale in un punto di ritrovo davvero accogliente, dove si mangia bene, in maniera naturale, e dove si sta bene. Un punto di riferimento, aperto anche la domenica, per chi lavora negli uffici di questa zona. L’ho visto sabato e questa mattina (ieri ndc) sono stato al bar Delice quando ancora non si sapeva della morte di Pisano. È tutto così assurdo».

Quando, verso le 11, nel locale è arrivata la tragica notizia della morte di Angelo, il negozio è stato chiuso per lutto. Tanti i messaggi di cordoglio comparsi su Facebook, sulla pagina della pasticceria Delice. Il post dei colleghi: «La vita ci ha inferto un duro colpo, è successo qualcosa che mai nessuno poteva immaginare. Una parte di noi se n’è andata via per sempre e il vuoto che hai lasciato non potrà mai essere colmato. Ciao Angelo».

(g.d.l.)

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