Sanatoria e bonus di 300 euro per badanti e colf ucraine
Due novità importanti per colf e badanti ucraine, che potranno usufruire della sanatoria prevista nel decreto Rilancio. L'Associazione nazionale datori di lavoro domestico Nuova collaborazione,...
Due novità importanti per colf e badanti ucraine, che potranno usufruire della sanatoria prevista nel decreto Rilancio. L'Associazione nazionale datori di lavoro domestico Nuova collaborazione, intanto, ha destinato un contributo una tantum fino a 300 euro dedicato al ricongiungimento familiare dei cittadini ucraini.
SANATORIA ESTESA. L'Ispettorato nazionale del lavoro, con la circolare dell'8 marzo scorso, ha fatto sapere che è stato aperto un canale preferenziale per le lavoratrici e i lavoratori provenienti dall'Ucraina.
La sanatoria colf, badanti e braccianti, contenuta nell'articolo 103 del decreto Rilancio, le cui domande sono scadute il 15 agosto 2020, riguarda alcuni specifici settori: il lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare, l'agricoltura, l'allevamento e la zootecnia, la pesca e l'acquacoltura e le attività connesse, l'assistenza alla persona per il datore di lavoro o per componenti della sua famiglia, anche se non conviventi, affetti da patologie o handicap che ne limitino l'autosufficienza.
COSA PREVEDE. Come previsto dalla sanatoria, il datore di lavoro italiano o straniero può sottoscrivere un nuovo rapporto di lavoro subordinato o dichiararne uno irregolarmente instaurato con cittadini italiani o stranieri presenti sul territorio nazionale prima dell'8 marzo 2020. Inoltre, gli stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019 possono chiederne uno nuovo della durata di sei mesi.
L'Ispettorato del lavoro ha precisato che «tenuto conto dell'emergenza umanitaria in atto, avuto riguardo alle residue pratiche ancora in trattazione, si raccomanda agli Uffici di assicurare priorità a quelle riferite a cittadini di nazionalità ucraina, anche al fine di agevolarne la mobilità territoriale e le eventuali ricongiunzioni familiari».
Alla scadenza del 15 agosto 2020 sono state presentate dai datori di lavoro circa 207.000 domande di regolarizzazione, numero che sale a 220.000 considerando anche le domande inviate dai cittadini stranieri.
L'85 per cento del totale, escluse quelle che riguardano i permessi di soggiorno scaduti, è relativo lavoro domestico e di assistenza alla persona e la comunità più numerosa è rappresentata da colf e badanti che arrivano dall'Ucraina.
UNA TANTUM. In arrivo anche un contributo una tantum di 300 euro, dedicato al ricongiungimento familiare dei cittadini ucraini, per i lavoratori iscritti a Cassacolf, l'organismo paritetico al quale partecipano le sigle sindacali dei lavoratori e le associazioni datoriali firmatarie del contratto collettivo del lavoro domestico.
I rimborsi sono destinati, in particolare, alle lavoratrici ed ai lavoratori iscritti alla Cassa che ospitano presso il proprio domicilio o residenza parenti entro il terzo grado o affini entro il secondo grado, sfollati dall’Ucraina a causa del conflitto in corso.
I rimborsi saranno erogati a fronte delle spese sostenute per l’acquisto di prodotti e beni alimentari, farmaceutici, vestiario o materiali scolastici. L’entità dell’importo spettante, prescinde dal numero di parenti ospitati e non è ripetibile.
La prestazione decorre dal 24 febbraio 2022 e le richieste potranno essere inviate a partire dal 1° maggio prossimo. Per l’accesso alle prestazioni sarà necessario aver versato a Cassacolf i contributi dei due trimestri precedenti al trimestre per il quale si richiede il rimborso.
Ulteriori informazioni possono essere reperite contattando il numero verde 800 1000 26 o sul sito www.cassacolf.it, sezione inoltro domande da parte dei lavoratori o inviando una mail all'indirizzo di posta praticheucraina@cassacolf.it.