Scontro Comune-Aca, no ai prelievi

Popoli, la giunta blocca una captazione di 200 litri al secondo dalle sorgenti San Callisto: creerà danni alla centrale elettrica

POPOLI. Il Comune è pronto a dire no alla richiesta dell’Aca di aumentare la captazione d’acqua dalle sorgenti del San Callisto. Nel consiglio comunale dell’11 aprile prossimo, su iniziativa del sindaco Concezio Galli e della giunta, sono stati inseriti due punti, uno sulla captazione d’acqua dalle sorgenti del San Callisto e l’altro sulla gestione del Servizio idrico integrato.

«Riguardo il prelievo d’acqua dalle sorgenti del San Callisto», afferma il sindaco, «la giunta ha adottato una delibera che sarà portata alla ratifica del consiglio, con la quale dichiara l’assoluta contrarietà a un eventuale prelievo di 200 litri al secondo e chiede all’assemblea dei sindaci del servizio idrico di Pescara (Assi) la modifica del Piano d’ambito».

Il possibile prelievo in quella sorgente faceva parte di una precedente intesa fra amministrazione e gestore delle reti idriche (Aca). «Ci sono oggi forti preoccupazioni dell’amministrazione», riprende Galli, «che scaturiscono soprattutto dalla considerazione che la captazione di acqua dal San Callisto potrebbe determinare una riduzione di produzione di energia elettrica nella centrale che sorge sull’ultimo tratto del fiume e quindi minori introiti stimati in circa 50 mila euro all’anno».

Un altro risvolto contempla l’inutilità di un prelievo in una sorgente che rifornisce anche di acqua potabile la città, a fronte delle perdite accertate dalla condotta dell’acquedotto Giardino.

«Per la situazione attinente la gestione del Servizio idrico integrato e la tanto contestata prima bollettazione dell’Aca», incalza il primo cittadino, «l’amministrazione proporrà un atto, da inviare a tutti i sindaci, nonché all’Assi ed all’Ente regionale servizio idrico (Ersi), con il quale si chiederà alla Regione la modifica della legge regionale sulle norme del servizio idrico, soprattutto per la parte che riguarda la modalità di gestione. Questa nostra iniziativa in sede di consiglio comunale», assicura il sindaco, «è solo la prima di altre che l’amministrazione ha deciso di intraprendere, affinché tutti i popolesi abbiano un quadro chiaro e veritiero su quello che è stato il percorso intrapreso dalla precedente amministrazione circa il trasferimento delle reti all’ente d’ambito e gestite dall’Aca, avvenuto per legge, e i programmi che l’attuale amministrazione in questi due anni ha portato avanti nell’interesse della collettività. Purtroppo, in molti hanno cercato di strumentalizzare la situazione per attaccare l’attuale amministrazione con notizie infondate», conclude Galli, «compresi alcuni vecchi amministratori che, al contrario, conoscono molto bene le questioni e gli atti allora adottati anche con il loro voto.

Walter Teti

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