Tocco da Casauria

Scuola nelle tende per 150 bambini: l’ipotesi anti-trasferimento

28 Gennaio 2025

Dal 3 febbraio 150 bambini dovranno lasciare la “Manzi” e subito si è fatta avanti la proposta di alcuni genitori di trasferire le lezioni all’interno della struttura che ospita la palestra, dividendo le classi per tende. Una soluzione provvisoria a un momento di criticità tra famiglie e amminsitrazione comunale

TOCCO DA CASAURIA. Piazzare le tende nella palestra dell’istituto Manzi per far rimanere i bambini a Tocco da Casauria. È la proposta avanzata dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Leonardo D’Addazio, per tentare una risoluzione della vicenda che sta creando uno scontro tra famiglie e amministrazione comunale, dopo l’annuncio della chiusura della scuola di piazza Stromei per avviare i lavori di ristrutturazione antisismica e il trasferimento degli alunni della primaria e secondaria in tre scuole del territorio, Torre de’ Passeri, Bolognano e Pescosansonesco.

Su quest’ultima destinazione il sindaco Riziero Zaccagnini fa sapere che l’opzione Pesco è saltata, dopo le proteste dei genitori che hanno contestato il tragitto troppo lungo. Il consigliere sostiene di aver già ascoltato il parere di «alcuni genitori» che si sarebbero «trovati d'accordo» su una eventualità del genere, e di aver già «avviato contatti con la Protezione civile per la fornitura delle tende».

«Premesso che qualsiasi soluzione ci fosse, non metterebbe mai d’accordo tutti», spiega D'Addazio, «su richiesta di alcuni genitori, mi sono permesso di interpellare la Protezione civile, per un eventuale fornitura di tende». Precisa, D’Addazio, che «l’idea, che arriva da alcuni genitori, è quella di utilizzare le tende all’interno della palestra», edificio che si trova in contrada Le Piane, non lontano dallo stabile scolastico che dal prossimo 3 febbraio dovrà essere sgomberato per dare il via ai lavori di rifacimento strutturale. Si tratterebbe, secondo il consigliere regionale di «una soluzione temporanea, per dare il tempo di trovare un’alternativa idonea all’interno del territorio cittadino». E precisa: «Non siamo affezionati a questa ipotesi, ma semplicemente vogliamo allargare le potenziali idee, per evitare, o ridurre al minimo, i disagi per le famiglie e soprattutto per i bambini».

Le tende verrebbero installate all’interno di una struttura chiusa, ciò significa «chiedere anche la collaborazione degli studenti» per non alzare troppo la voce durante le lezioni, nel rispetto della classe che si trova nell’aula-tenda vicina.

Intanto, la novità che arriva dall’amministrazione comunale e resa nota dal sindaco Zaccagnini, è che «di sicuro alcune classi non verranno spostate a Pescosansonesco». Una decisione che arriva dopo che i genitori si sono lamentati per i tempi troppo lunghi di percorrenza.

Quindi due o tre classi resteranno a Tocco? «Stiamo vagliando delle soluzioni, sedi private e comunali, ma nello stesso tempo stiamo attendendo dalla Direzione scolastica regionale la disponibilità di alcuni collaboratori scolastici necessari per garantire il servizio» operativo del personale idoneo. Attualmente la situazione è «che le classi secondarie andranno a Piano D’Orta, le primarie a Torre e Tocco. La nostra intenzione», afferma il sindaco, «è far rimanere tutti a Tocco, ma è necessario trovare il personale».

Le famiglie, intanto, plaudono all’annuncio del sindaco di non trasferire le classi a Pesco, ma «siamo in attesa di sapere cosa deciderà riguardo alle sedi» per ospitare gli studenti sfrattati, spiega un rappresentante del comitato dei genitori. «L’opzione Pescosansonesco non ci va bene perché il tragitto è più lungo rispetto agli altri paesi. Le tende», prosegue, «sono, per quanto mi riguarda, una soluzione buona per far restare i bambini a Tocco, ma è una soluzione che va valutata con altri genitori che non sono ancora a conoscenza di questa proposta».

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