ABRUZZO
Sigarette di contrabbando all'aeroporto, "beccati" 47 passeggeri e 25 kg sequestrati
Il canale aperto dall'Albania, il bilancio dei controlli alla frontiera di Finanza e Agenzia delle dogane con il cane anti-tabacco Maike
PESCARA. Sono 47 i passeggeri transitati all’aeroporto internazionale d’Abruzzo che trasportavano un quantitativo di sigarette - tabacchi lavorati esteri (Tle) - superiore al limite consentito dalla legge e che, dall’inizio dell’anno, hanno tentato di introdurli in Italia passando per Pescara. Il risultato è stato il sequestro di 25 chili di “bionde” (1250 pacchetti di sigarette) occultate nei bagagli personali nel corso dei controlli svolti da Guardia di finanza e Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) di Pescara.
Alla luce anche del protocollo d’intesa recentemente stipulato tra le due istituzioni, sono in particolari stati predisposti controlli sui viaggiatori in arrivo con voli in transito o provenienti dall’Albania.
Passeggeri provenienti da rotte balcaniche, che nel tentativo di eludere i controlli alla frontiera, cercano di diversificare l’utilizzo dei vari aeroporti utili per entrare in Europa, puntando su scali di Paesi di minore importanza dove ritengono che i controlli doganali siano meno incisivi e, pertanto, meno stringenti.
Ma all'aeroporto d'Abruzzo si sono scontrati anche con il fiuto del cane antitabacco Maike delle unità cinofile della Guardia di finanza il cui apporto viene definito di fondamentale importanza sia nel migliorare e calibrare la qualità e la quantità dei controlli sui passeggeri in transito, sia sui bagagli collocati nella stiva degli aerei e per i quali, spesso, non ne è stata reclamata la titolarità.
Guardia di finanza e ispettori Adm hanno inflitto sanzioni amministrative per un totale complessivo di 162mila euro dal momento che il quantitativo non dichiarato di Tabacchi lavorati esteri sprovvisti del sigillo dei Monopoli di Stato, è stato sempre per una quantità inferiore a 10 chilogrammi.