Spoltore, ecco gli eletti in consiglio 

Conclusa la verifica dei voti: ora il sindaco Trulli decide gli assessori per la giunta

SPOLTORE. Le operazioni di verifica dei risultati elettorali si sono concluse ieri, da parte dell’ufficio centrale costituito al comune di Spoltore dopo il voto di domenica scorsa per le amministrative. A 24 ore di distanza dalla proclamazione del sindaco Chiara Trulli, sono stati ufficializzati anche i nomi degli eletti. E non sono emerse novità rispetto ai conteggi iniziali e alla suddivisione dei seggi che il ministero ha reso noto nelle ore successive allo scrutinio. E cioè, 11 seggi vanno alla coalizione che ha appoggiato la candidatura di Trulli e ha vinto (un seggio in più rispetto alla maggioranza del sindaco uscente, Luciano Di Lorito). Per la minoranza, in consiglio entrano gli altri tre candidati a sindaco, vale a dire Pierpaolo Pace, Nelson Anzoletti e Marco Della Torre e, con quest’ultimo, i consiglieri Agnese Ranghelli e Stelvio D’Ettore, la prima per Forza Italia - Prima Spoltore e il secondo per Fratelli d’Italia (entrambi hanno riportato 148 voti).
Gli eletti nella coalizione di centrosinistra sono: sette per il Pd, e cioè Lucio Matricciani (673 voti), Stefano Sebastiani (499), Rino Di Girolamo (481), Angela Scurti (354), Marzia Damiani (314), Francesca Sborgia (313) e Cinzia Berardinelli (312), due per la lista Insieme, Roberta Rullo (264) e Daniele Di Luca (181), e due per Sinistra Civica, Nada Di Giandomenico (240) e Agustin Karaci (220). Con la nomina della giunta, la prossima settimana, lo scenario cambierà: i più votati, questo il criterio seguito, entreranno nell’esecutivo per cui in consiglio confluiranno i primi dei non eletti. Da subito i nomi ipotizzati per la giunta sono stati quelli di Di Girolamo e Sebastiani per il Pd con un terzo rappresentante del Partito democratico tra Scurti, Damiani, Sborgia e Berardinelli, senza però escludere la possibilità di nominare Matricciani, e per le altre due liste, Di Giandomenico e Rullo. «Ci prendiamo un momento per decidere», dice il sindaco. (f.bu.)