Stop alle imitazioni per gli arrosticini

22 Giugno 2023

Verrecchia: «Il marchio dop tutelerà le carni abruzzesi» Il capogruppo di Fdi presenta una risoluzione a Marsilio 

L'AQUILA . Si va verso il riconoscimento dell'arrosticino d'Abruzzo dop. Il capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale, Massimo Verrecchia, ha presentato una risoluzione, al presidente della terza commissione consiliare, Emiliano Di Matteo, che impregna il presidente della giunta, Marco Marsilio, e il consiglio regionale, «a intraprendere tutte le azioni necessarie a sostenere il percorso di certificazione dell'arrosticino dop (denominazione di origine protetta), un sigillo di qualità, di valorizzazione e tipizzazione necessario per la tutela di un'eccellenza gastronomica, tra i simboli indiscussi del Made in Abruzzo». Nella risoluzione Verrecchia fa riferimento al fatto che i prodotti dop sono considerati l'eccellenza della produzione agroalimentare, «in quanto frutto di una combinazione unica di fattori umani e ambientali specifici di un determinato territorio, garantita da lavorazioni tradizionali ed esperte».
«L'arrosticino», si legge nella risoluzione, «è da considerare, a tutti gli effetti, uno dei principali simboli distintivi della cultura alimentare e agropastorale abruzzese ed è prodotto su tutto il territorio regionale».
Non solo: il riconoscimento del marchio dop per l'arrosticino va considerata come un'opportunità di valorizzazione e impulso di tutta la filiera di produzione «e, in particolare», sottolinea Verrecchia, «della pastorizia abruzzese». Un settore che, nonostante la secolare tradizione, fa fatica a sopravvivere e a conservare l'autenticità della produzione. Proprio su questi elementi vuole lavorare la Regione. «Sul mercato alimentare», avverte infine il capogruppo di FdI, «sono già presenti imitazioni dell'arrosticino abruzzese: prodotti con carni provenienti al di fuori del nostro Paese, a scapito delle aziende locali, e della valorizzazione delle produzioni del territorio. Anche l'Associazione allevatori e la Coldiretti Abruzzo sono impegnate sul tema. Il riconoscimento del marchio dop, oltre a tutelare lo sviluppo economico e commerciale, aprirebbe una nuova filiera per il settore zootecnico ovino, impedendo sul nascere l'equivoco della provenienza della materia prima». (m.p.)