Strade e parchi, scatta il divieto di bere alcolici

Ordinanza del Comune contro il consumo di bevande nei luoghi pubblici Multe fino a 500 euro per chi non rispetta il provvedimento

PESCARA. D’ora in avanti, chi beve una lattina di birra in mezzo alla strada o in un parco rischierà una multa fino a 500 euro. Tempi duri per gli amanti dell’alcol. L’ultima ordinanza firmata qualche giorno fa dal sindaco Mascia vieta categoricamente il consumo di bevande di qualsiasi gradazione. Proibiti anche i bivacchi nei luoghi pubblici. Insomma, un giro di vite pesantissimo «a tutela», dice il sindaco, «di quegli spazi che sono patrimonio di tutti i cittadini».

La nuova ordinanza appare molto più restrittiva delle precedenti che miravano solo a salvaguardare i monumenti dagli atti vandalici. Adesso il Comune fa molto di più: individua le strade in centro e a Porta Nuova e i parchi dove non sarà più consentito bivaccare o consumare alcolici».

Sarà ora compito dei vigili urbani far rispettare tale provvedimento. I divieti riguardo via Carducci, via Paolucci, la spiaggia libera della Madonnina, accanto alla sede della Lega navale, via Sabucchi, parco Renzetti in via Fonte Romana, piazza Primo maggio, tutta l’area compresa tra via Michelangelo, piazza Santa Caterina, piazza Muzii, via Quarto dei mille, aree di risulta, zona Sert. E poi le aree dove ci sono monumenti e cioè corso Vittorio Emanuele a ridosso del muro del bombardamento della Seconda guerra mondiale, piazza Salvo D’Acquisto, piazza Garibaldi, golena sud del fiume, parcheggio di via Pellico. In tali aree, spiega l’ordinanza, sarà anche vietato «sdraiarsi, dormire, disporre giacigli, consumare cibi e bevande in modo scomposto e fare schiamazzi». Chi vìola queste regole, rischierà multe con importi compresi tra un minimo di 25 e un massimo di 500 euro. Il trasgressore sarà obbligato a rimuovere eventuali rifiuti abbandonati sul suolo pubblico e se non dovesse farlo incorrerà in una denuncia penale. «Nei prossimi giorni», ha spiegato il sindaco, «pubblicizzeremo il provvedimento, sistemando in tutti i luoghi interessati dei cartelli di divieto». «Si tratta», ha aggiunto, «di un provvedimento estremamente importante per la zona del centro storico e di piazza Garibaldi che, nelle ore notturne, diventano spesso luogo di ritrovo e di schiamazzi per centinaia di giovani». «Ci siamo resi conto», ha concluso, «che il fenomeno del bivacco si è concentrato in alcune zone dove si sono registrati anche episodi di violenza, correlati all’abuso di sostanze alcoliche e degenerati in aggressioni, risse e danneggiamenti».

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