Tari, è allarme evasione a Pescara: sotto accusa le imprese

In base ai dati provvisori, gli incassi della tassa rifiuti sono inferiori alle previsioni. L’assessore Sammassimo: "La crisi non c’entra perché le famiglie hanno pagato"

PESCARA. I dati ancora provvisori sugli incassi dell’ultima rata della Tari pagata a fine dicembre non sono incoraggianti. Il gettito derivante dalle cosiddette utenze non domestiche, cioè imprese, attività commerciali e artigianali, uffici, banche e alberghi, sarebbe inferiore alle previsioni.

Lo ha confermato ieri l’assessore al bilancio e ai tributi Bruna Sammassimo, anticipando i dati definitivi che dovrebbero essere pronti entro un paio di giorni. «Gli incassi delle utenze non domestiche», ha affermato, «non sono andati come previsto. Tuttavia, ci mancano ancora i dati degli ultimi due giorni di versamento dell’ultima rata, cioè il 30 e 31 dicembre scorsi. Prima di confermare questo trend negativo, aspettiamo i risultati definitivi».

L’amministrazione comunale aveva previsto un gettito complessivo di 24,7 milioni di euro. Ebbene, pur non rivelando la cifra incassata finora, l’assessore ha confermato che questo obiettivo non è stato al momento raggiunto. Sarà stata la crisi economica a mettere in condizione alcune imprese di evadere la tassa sui rifiuti? Secondo l’assessore la congiuntura economica non sarebbe la principale responsabile di questo flop. «La crisi non c’entra», ha fatto presente l’assessore, «anche le famiglie fanno i conti con la crisi economica eppure hanno pagato regolarmente». Nel 2013 era accaduto di peggio. La precedente amministrazione aveva registrato un mancato incasso con la Tarsu, la precedente tassa sui rifiuti, di circa 8 milioni e mezzo. Un’evasione che ancora non è stata recuperata.

Tuttavia, già con la prima rata, pagata a novembre perché i bollettini sono stati spediti dalla Soget dopo la scadenza del 31 ottobre scorso, si era registrato un trend negativo. Durante i lavori della commissione FInanze, il dirigente ai Tributi aveva rivelato che l’incasso della Tari si era fermato a circa 6 milioni di euro, contro i 10 previsti. Ma poi l’assessore Sammassimo era intervenuto per fornire altri numeri. «Soddisfazione possiamo manifestare per il contributo Tari», aveva detto l’assessore, «ad oggi le casse comunali vedono un accredito di circa 10 milioni di euro, altro che flop».

«Tutto questo accade», aveva proseguito la Sammassimo, «in un momento in cui si sono accumulate diverse scadenze per i cittadini. Di questo dobbiamo ringraziare l’amministrazione Mascia e tutto il centrodestra per non aver provveduto, nei tempi previsti, a regolamentare la nuova tassa sui rifiuti e a curarne la relativa riscossione, facendo irresponsabilmente perdere ai contribuenti anche il vantaggio di una rateizzazione in tre soluzioni, come accadeva in passato».

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