Tari, ancora senza bollette migliaia di contribuenti
Forza Italia e Ncd denunciano: «A dieci giorni dalla scadenza dei pagamenti in tanti non hanno ricevuto i modelli F24 e ora rischiano pesanti sanzioni»
PESCARA. Sarebbero migliaia i contribuenti che non hanno ancora ricevuto a casa i modelli F24 per pagare la Tari. L’ex assessore ai tributi Bruna Sammassimo, prima delle sue dimissioni la settimana scorsa, aveva rivelato che non erano stati recapitati 2.500 bollettini per l’assenza dei destinatari. Ma, secondo il capogruppo di Ncd Guerino Testa e il consigliere di Forza Italia Luigi Albore Mascia, i cittadini senza bollettini sarebbero molti di più, addirittura diverse migliaia. Un problema che, forse, potrebbe aver causato un gettito inferiore alle previsioni. Ma i dati definitivi dell’incasso non sono ancora disponibili.
«Il termine per pagare la tassa sui rifiuti è scaduto dieci giorni fa», hanno fatto presente in una nota, «ma a migliaia di famiglie pescaresi non sono ancora arrivati i bollettini per il pagamento della Tari, la cui scadenza era fissata al 30 giugno». «Quello che più spiace», hanno aggiunto, «è che queste famiglie saranno passibili anche di sanzioni e interessi». Insomma, a detta di Testa e Mascia, la tassa sui rifiuti rischia di trasformarsi in una doppia beffa per alcuni cittadini. La prima, perché non hanno ricevuto in tempo i modelli F24; l’altra, perché ora dovranno pagare le sanzioni per ritardato versamento per un problema di cui non sono affatto responsabili. «Quindi», hanno fatto presente i due consiglieri del centrodestra, «consigliamo vivamente ai cittadini di stare con gli occhi aperti e di recarsi tempestivamente all’Ufficio tributi o, in alternativa, scaricare i bollettini dal sito Internet del Comune, cliccando sul Cassetto fiscale».
Da qui la polemica. «Tutto questo caos», hanno osservato, «è dovuto, ovviamente, all’incapacità del centrosinistra di dialogare correttamente con i propri cittadini, essendo tale maggioranza solo impegnata a fare cassa». «Nonostante una pressione fiscale arrivata ai massimi storici», hanno concluso, «il centrosinistra non è in grado neppure di fornire questi servizi minimi».
Il caos per il pagamento della Tari, tra l’altro, si è cominciato a registrare alla fine di maggio, quando la quasi totalità dei contribuenti non aveva ancora ricevuto i bollettini per pagare. Un ritardo nella consegna che ha costretto l’amministrazione comunale a prorogare per ben due volte la scadenza per il versamento, sia della prima rata, che in un’unica soluzione, ossia dal primo al 16 giugno e poi dal 16 al 30 giugno.
In questo periodo si sono registrate lunghe file all’Ufficio tributi del Comune per richiedere i modelli F24, che, secondo gli annunci da parte del Comune, dovevano essere recapitati già compilati direttamente a casa dei cittadini.
©RIPRODUZIONE RISERVATA