Tari, due giorni per pagare ma è emergenza bollettini
Alcune famiglie non hanno ancora ricevuto a casa i modelli F24 per i versamenti L’assessore Sammassimo: «Niente proroghe, dal 1° luglio scattano le sanzioni»
PESCARA. A due giorni dalla scadenza dei termini per pagare la Tari, ossia la prima rata o l’intero importo in un unica soluzione, ci sono ancora famiglie senza i bollettini. Ma non ci saranno proroghe per i versamenti della tassa sui rifiuti. Lo ha confermato ieri l’assessore ai tributi Bruna Sammassimo. «Escludo assolutamente un nuovo rinvio della scadenza per i pagamenti», ha avvertito. E così, da mercoledì prossimo primo luglio, chi non sarà in regola rischierà pesanti sanzioni.
Ancora emergenza bollettini. «Mi risulta che sia stata completata la consegna di tutti i modelli F24», ha affermato la Sammassimo, «forse, è capitato che qualche contribuente non era in casa al momento della consegna dei bollettini». Ma, secondo quanto risulta al Centro, sarebbero ancora numerose le famiglie prive dei bollettini per pagare. La conferma è arrivata anche dai consiglieri della Lista Teodoro. «Dopo un esame effettuato tra i sostenitori e simpatizzanti di Scegli Pescara-Lista Teodoro», hanno scritto in una nota i consiglieri Piernicola Teodoro e Massimiliano Pignoli, «è emerso che quasi il 30 per cento degli interpellati non abbia ancora ricevuto il modello per il pagamento della Tari, nonostante il pagamento della prima rata o dell’intera somma sia il 30 giugno». Teodoro e Pignoli hanno fatto presente di aver inviato una lettera all’assessore ai tributi con la richiesta di non applicare la sanzione, prevista dal regolamento, nel caso di ritardato pagamento, visto che diversi cittadini, a loro dire, non sarebbero in condizione di effettuare i versamenti non avendo ancora i modelli F24. «Sono ancora tanti i cittadini in fila», hanno aggiunto i due consiglieri. Teodoro e Pignoli hanno poi polemizzato sulla possibilità per i contribuenti di scaricare i modelli direttamente dal sito Internet del Comune. «Questa novità», hanno osservato, «non è stata pubblicizzata adeguatamente e i cittadini si sono ritrovati spiazzati».
Ultimi due giorni per pagare. I contribuenti ancora non in regola hanno solo due giorni per poter pagare la tassa sui rifiuti, oggi e domani. La Tari può essere versata con l’F24 in banca, o agli uffici postali. Si preannuncia una corsa a mettersi in regola.
Chi non ha i bollettini. I cittadini che non dovessero aver ricevuto ancora i modelli F24 a casa, hanno due possibilità per poter reperire i bollettini per pagare la Tari. La prima è quella di collegarsi al sito Internet del Comune (www.comune.pescara.it). Cliccando su «Cassetto fiscale» e registrandosi con i propri dati è possibile scaricare il modello o i modelli, nel caso del pagamento a rate, già compilati con il relativo importo. Ma quanti contribuenti sono in grado di utilizzare il sistema informatico?
In alternativa, i cittadini potranno recarsi all’Ufficio tributi del Comune, in via Venezia, per richiedere i bollettini. Incapperanno forse in una fila. Bisogna tenere presente, inoltre, che l’ufficio rimarrà aperto solo stamattina, dalle 8,30 alle 12,30 e poi domani, sia la mattina, nello stesso orario, che il pomeriggio, dalle 15 alle 16,30. Solo poche ore, quindi, per ritirare i modelli F24 per il pagamento della tassa sui rifiuti.
Attenzione alle sanzioni. L’assessore ai tributi non ha dato speranze ai ritardatari. Non ci saranno proroghe per i pagamenti e da mercoledì prossimo, primo luglio, i contribuenti non in regola rischieranno pesanti sanzioni, pari al 30 per cento dell’imposta non versata. Tuttavia, i contribuenti che vorranno mettersi in regola potranno utilizzare lo strumento del ravvedimento operoso, che prevede sanzioni ridotte, ma solo se il pagamento sarà effettuato entro un anno dalla scadenza.
Più precisamente, se il versamento sarà effettuato entro il 14esimo giorno dalla scadenza, la sanzione sarà pari allo 0,2 per cento giornaliero per ogni giorno di ritardo. Gli interessi andranno calcolati per ogni giorno di ritardo sulla base del 2,5 per cento annuo. Se il pagamento avverrà dal 15esimo al 30esimo giorno, la sanzione da pagare sarà pari al 3 per cento, più gli interessi. Se il versamento sarà effettuato oltre i 30 giorni ed entro un anno, la sanzione sarà pari al 3,75 per cento più gli interessi.
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