Tari, stop ai pagamenti ma 2.500 bollettini non sono mai arrivati

Scaduti i termini per la tassa sui rifiuti, al via le sanzioni File in Comune anche nell’ultimo giorno per i versamenti

PESCARA. Sono oltre 2.500 i bollettini che non sono stati ancora recapitati per il pagamento della Tari. Lo ha rivelato ieri l’assessore ai tributi Bruna Sammassimo. Ma il tempo a disposizione per versare la tassa sui rifiuti è ormai scaduto. Le famiglie che non si sono messe in regola ora rischiano pesanti sanzioni.

E anche ieri, ultimo giorno, l’Ufficio tributi del Comune è stato preso d’assalto da centinaia di contribuenti. Tutti in fila per richiedere copia dei modelli F24 per effettuare i versamenti, oppure per farsi correggere quelli inviati a casa dal Comune. Insomma, un’altra giornata di caos con i cittadini esasperati per i disagi.

La situazione si è andata un po’ normalizzando dopo mezzogiorno, quando l’ufficio ha chiuso i battenti per la pausa di pranzo. Poi, la processione dei contribuenti è ripresa nel pomeriggio con gli sportelli aperti solo dalle 15 alle 16,30.

Da oggi, niente più file. Chi non si è messo in regola rischierà un accertamento e, in quel caso, dovrà pagare pesanti sanzioni, pari al 30 per cento dell’imposta non versata.

Tuttavia i contribuenti, prima che scatti l’accertamento, avranno la possibilità di mettersi in regola pagando multe meno onerose con il ravvedimento operoso.

Questo sistema può essere utilizzato entro un anno dalla scadenza del pagamento. Se il versamento viene effettuato entro il 14esimo giorno dalla scadenza, la sanzione da applicare alla Tari sarà pari allo 0,2 per cento per ogni giorno di ritardo. Gli interessi andranno calcolati a giorni, sulla base della percentuale annua del 2,5 per cento. Se il pagamento avviene tra il 15esimo e il 30esimo giorno, la sanzione sarà pari al 3 per cento più gli interessi. Se il versamento si svolgerà dopo il 30esimo giorno e comunque entro un anno, la sanzione sarà pari al 3,75 per cento più gli interessi.

Ai contribuenti che non si metteranno in regola prima dell’accertamento degli uffici o, pur avendo versato in ritardo l’imposta non hanno effettuato il versamento comprensivo della sanzione ridotta, verrà applicata la sanzione massima del 30 per cento più gli interessi.

Si conclude così una lunga maratona per il pagamento della Tari, cominciata con un primo rinvio della scadenza per versare la prima rata, dal primo al 16 giugno e poi con una seconda proroga, dal 16 al 30 giugno. Proroghe necessarie per consentire ai contribuenti che non avevano ricevuto i bollettini a casa di potersi scaricare i bollettini dal sito Internet del Comune, oppure di recarsi all’Ufficio tributi per richiedere i moduli. Le lunghe file in Comune di questi giorni hanno dimostrato che qualcosa non ha funzionato nella macchina organizzativa, perché era stato promesso che i bollettini precompilati sarebbero stati recapitati in tutte le case dei contribuenti. (a.ben.)

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