PESCARA
Tentato furto in abitazione, una ragazza arrestata e una denunciata
La polizia ha sventato il furto e per una ventiseienne ricercata è scattato l'arresto e per una sedicenne la denuncia
PESCARA. Hanno tentato di forzare la porta di un appartamento al quarto piano di un palazzo del centro di Pescara ma sono state sorprese dalla polizia. Per una ventiseienne ricercata è scattato l'arresto e per una sedicenne la denuncia.
Si tratta di due giovani di nazionalità straniera una delle quali è stata arrestata in esecuzione di precedenti condanne per reati analoghi. L'operazione rientra nelle attività di contrasto di furti e rapine disposti dal questore Carlo Solimene. Gli agenti della Squadra Mobile hanno individuato le due donne che hanno approfittato dell’uscita di un inquilino per intrufolarsi in un palazzo in pieno centro cittadino.
Hanno tentato di forzare la porta di ingresso di un’abitazione al quarto piano ma all'arrivo dei poliziotti hanno tentato la fuga ma sono state subito fermate e trovate in possesso di arnesi da scasso che sono stati sequestrati. Al ritorno a casa i proprietari dell’appartamento hanno accertato che non era stato rubato nulla, grazie al tempestivo intervento della Polizia.
Le due ragazze hanno detto di essere incinte. Sono state trovate sprovviste di documenti di riconoscimento e non hanno fornito l’indirizzo di residenza ma, in Questura, è stato accertato che provengono da fuori regione e anche la loro identità. La ventiseienne era stata dichiarata irreperibile nel 2022 ed era ricercata per un ordine di carcerazione emesso dall’Autorità Giudiziaria di Roma a seguito di un cumulo di condanne per reati contro il patrimonio, tra cui il furto in abitazione. E' stata arrestata e condotta in carcere per scontare la condanna a quattro anni di reclusione.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno, inoltre, sottoposto a detenzione domiciliare una donna pescarese di 73 anni, pluripregiudicata, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura alternativa alla detenzione emessa dal Tribunale di Sorveglianza di L’Aquila, dovendo scontare una pena di quattro anni per reati riguardanti le sostanze stupefacenti, commessi a Pescara nel 2020.