PESCARA
"Ti spareremo in fronte": minacce all'inviato di Striscia / VIDEO
Vittorio Brumotti è tornato nell'edificio "Ferro di cavallo" in via Tavo dove ha documentato il giro dello spaccio ed è poi stato di nuovo insultato e preso di mira con il lancio di oggetti dalle finestre
PESCARA. Hanno fatto il giro di tutta Italia ieri sera le immagini tv di Pescara in cui viene documentato come il giro dello spaccio nel palazzone popolare "Ferro di cavallo" in via Tavo continui malgrado le denunce e i blitz da parte delle forze dell'ordine. A realizzarle è stata la troupe dell'inviato Vittorio Brumotti di Striscia la notizia e mandate in onda all'ora di punta su Canale 5.
Brumotti è tornato a Pescara, nello stesso luogo dove è già stato due volte e dove nell'ultima venne aggredito per aver ripreso le stesse scene. Ha in pratica approfittato, tre giorni fa, della sua convocazione come testimone in tribunale per il processo sui fatti avvenuti nel 2019 (quando sotto al "Ferro di cavallo" venne aggredito un giornalista della sua troupe) per vedere se qualcosa fosse cambiato. E il rito dello spaccio si è invece ripetuto.
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L'inviato di Striscia lo ha documentato con dovizia di particolari: da quando viene agganciato da un personaggio con il cappello blu - che nel video chiama "il Grande gufo" - fino alla parola chiave per farsi aprire la porta di casa da qualcuno - "Il Cavaliere del lavoro" - del palazzo che si affaccia sull'uscio e gli passa la dose . E così subito dopo quando alla porta gli apre una donna. Ma il ritorno di Brumotti al "Ferro di cavallo" non è filato liscio neanche questa volta.
L'inviato di Striscia è stato insultato, minacciato di morte e si è visto lanciare di tutto dalle finestre mentre si allontanava con la sua immancabile bicicletta. A Brumotti è stato gridato: "Ti spareremo in fronte". "A minacciarlo è stato la donna che vende cocaina ai tanti clienti in coda davanti alla porta di casa", denuncia la stessa trasmissione tv nel suo portale suscitando indignazione su quanto avvenuto e avviene a Pescara.