Tocco da Casauria, il torrente contaminato dal petrolio / VIDEO
Pozze di idrocarburi, macchie e odore nauseabondo dall'Arolle che si getta nel fiume Pescara. La denuncia della Soa onlus: l'Arta intervenga e poi faccia luce
TOCCO DA CASAURIA. Pozze di idrocarburi lungo il fiume, odore nauseabondo, la flora macchiata di petrolio. E' lo scenario che hanno di nuovo trovato gli ambientalisti della Stazione ornitologica onlus (Soa) lungo il bacino del torrente Arolle. Foto e video che hanno difuso sono di sabato scorso 5 maggio quando un forte temporale ha interessato la zona provocando immediatamente una piena del torrente Arolle, entrambi i rami, corso d'acqua che poi si getta nel Pescara dopo pochi chilometri. Uno spesso strato di idrocarburi galleggia fino a sporcare le foglie delle chiome degli alberi della vegetazione ripariale.
"É veramente un mare di petrolio ad andare periodicamente nel fiume Pescara dal torrente Arolle", denunciano alla Soa definendo la situazione "un girone dantesco": "Addirittura ci sono segnalazioni di cattivi odori provenienti dal fiume da parte di residenti a Torre de' Passeri, a chilometri a valle".
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La Regione Abruzzo, servizio acque, ha chiesto all'ARTA di attivare un percorso per far fronte alla situazione. La SOA, ricordando che l'acqua del Pescara viene usata anche per l'irrigazione, ha scritto una nuova lettera agli enti chiedendo immediati provvedimenti per mitigare il fenomeno e l'esposizione della popolazione a pericolosi contaminanti, "in attesa di approfondimenti relativi alla piena naturalità dello stesso o al contributo che può aver comportato l'intervento umano negli ultimi 150 anni con la realizzazione di scavi e pozzi nell'area. Certo", conclude, " fa pensare che in questi anni non si sia fatto nulla per tamponare sversamenti di questa portata".