Porto di Pescara

«Tre pescherecci incagliati: adesso abbiamo paura» 

L’armatore Mimmo Grosso: la marineria è in allarme per i fondali troppo bassi. Le imbarcazioni verranno scortate da due motovedette della Capitaneria di porto

PESCARA. Tre barche incagliate nei fondali troppo bassi. La marineria è in allarme per le condizioni del porto di Pescara. Lo rivela in questa intervista Mimmo Grosso rappresentante degli armatori. «La situazione è diventata gravissima», avverte, «le nostre barche quando entrano ed escono dal porto toccano spesso i fondali. Corriamo dei grossi pericoli».
Signor Grosso, quando sono peggiorate le condizioni del porto?
«Dalla settimana scorsa. Martedì notte sono usciti i pescherecci Ennio padre e Mario padre e hanno avuto seri problemi all’imboccatura del porto canale, dove i fondali sono troppo bassi. Per questo motivo, la Capitaneria di porto ci aveva detto di aspettare ad uscire in mare per poter fare i rilievi batimetrici. Dopodiché, ci è stato detto che il porto era agibile e quindi potevamo riprendere la navigazione».
Poi, cosa è successo?
«Mercoledì scorso, altro problema alla Sharon C, l’imbarcazione di Massimo Camplone. A causa delle mareggiate, dei sacchi di pietra si sono spostati all’interno del porto canale e l’imbarcazione ha toccato con l’elica questi sacchi. Il peschereccio, inaugurato l’anno scorso, si è danneggiato».
Ci sono stati altri episodi del genere?
«Fortunatamente no, ma da giovedì scorso tutte le imbarcazioni che entrano ed escono dal porto strusciano su fondali troppo bassi. La situazione è diventata pericolosa. Ogni volta che usciamo e rientriamo in porto rischiamo di danneggiare le nostre barche, ma anche di farci male. Ora, però, ci dà una mano la Capitaneria di porto».
In che modo?
«Una vedetta della Capitaneria di accompagna all’entrata e all’uscita del porto navigando nei punti con i fondali ancora accessibili. Ora le motovedette diventeranno due, una per accompagnarci all’uscita dello scalo marittimo e l’altra per farci entrare all’imboccatura e dirigerci verso il porto canale».
Perché la situazione è peggiorata improvvisamente in questo modo?
«Le mareggiate e il maltempo dei giorni scorsi hanno causato tutto questo. La situazione ora è diventata gravissima. Se l’alta pressione dovesse continuare, tornerà sicuramente la nebbia fittissima e diventerà ancora più pericoloso fare manovre all’interno del porto. Già adesso le nostre barche toccano i fondali».
Ma il dragaggio perché si è interrotto all’improvviso?
«Il dragaggio era partito, ma si è interrotto perché non c’è il posto dove depositare i fanghi. Così non possono essere smaltiti, va effettuato un carotaggio. Inoltre, c’è la vasca di colmata del porto completamente piena, si dovrebbe procedere ad un carotaggio per rilevare la natura del materiale depositato e poi procedere allo svuotamento della vasca. Non so come farà la Regione a risolvere questo problema».(a.ben.)
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