POPOLI
Uccise l'amico con 17 coltellate, Chiarelli condannato all'ergastolo
La sentenza della Corte d'Assise di Chieti per l'omicidio di Fulvio Declerch avvenuto 25 novembre del 2021
POPOLI. Il 25 novembre del 2021 ha ucciso l’amico Fulvio Declerch con 17 coltellate. La Corte d’Assise di Chieti ha condannato all’ergastolo il 30enne di Popoli Alessandro Chiarelli. Il delitto sarebbe maturato a seguito di una lite tra i due per una bottiglia di vino, in casa della vittima, alla presenza di due testimoni.
Chiarelli sarebbe poi tornato di notte in quella casa, entrando da una finestra e sorprendendo la vittima, prendendola a coltellate in varie parti del corpo. Ha poi tentato di disfarsi del corpo caricandolo su una carriola per gettarlo nel fiume Pescara.
La sentenza è stata emessa oggi pomeriggio dal collegio presieduto da Guido Campli, giudice a latere Claudia Colangeli, è arrivata nel pomeriggio. Il pm Gabriella De Lucia, dopo aver ricostruito i fatti, ribadendo l'esistenza delle aggravanti, aveva chiesto la condanna all'ergastolo. Chiarelli, che era in aula, assistito dagli avvocati Gianluigi Tucci e Fabrizio Castellano, è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e condannato al risarcimento dei danni in separata sede e a versare una provvisionale di 50 mila euro a ciascuna delle parti civili. In aula hanno seguito l'udienza l'ex moglie e la figlia di Declerch.
Soddisfatte le parti civili: "La responsabilità dell'imputato è emersa in maniera chiara attraverso l'istruttoria - ha detto l'avvocato Emidio Antonucci - sono state riconosciute tutte le aggravanti e quindi la pena è congrua rispetto ai fatti che sono stati imputati".
L'omicidio avvenne nell'abitazione di Declerch, al cui interno l'assassino entrò dopo aver rotto il vetro di una finestra. L'assassino si è accanito sferrando 17 coltellate, mentre la vittima era a terra sfregiandola al viso e al collo: un'esplosione di violenza che sarebbe stata provocata da una bevuta di vino negata a Chiarelli da Declerch. Chiarelli è stato riconosciuto da un maresciallo dei carabinieri, grazie alle immagini di una telecamera, come la persona che con una carriola porta il corpo vicino al fiume Pescara, dove il cadavere di Declerch venne trovato, e poi risale, senza carriola.
Chiarelli, che nella scorsa udienza si era sottoposto ad esame, oggi ha letto una dichiarazione spontanea, dichiarandosi "innocente ma non estraneo del tutto ai fatti. Prego voi di comprendere la situazione che avete davanti: sono un ragazzino con un futuro da costruire come stavo facendo. Il 21 dicembre 2021 avrei dovuto sostenere l'esame per la patente del camion avendo già una ditta di conoscenza che mi avrebbe assunto il giorno stesso che conseguivo la patente".