Un de Chirico raro tra disegni e litografie in Galleria a Pescara

16 Marzo 2025

La collezione del visionario precursore del surrealismo. Oltre 30 multipli che raccontano l’atto creativo del genio

PESCARA. André Breton lo definì il precursore del surrealismo e per il centenario di questa corrente, nel 2024, è stato, non a caso, ricordato e omaggiato in tutto il mondo. Dopo un anno dalle celebrazioni, con Il segno oltre il tempo, la galleria “Arte Pentagono” (via Trento 20) dedica a Giorgio de Chirico una mostra personale che prosegue fino al 30 marzo 2025. Vernissage oggi alle 17.30 con la Prof.ssa Gabriella Di Giandomenico e la Dott.ssa Marina Caprini. Non si spengono dunque i riflettori su un gigante della metafisica, pioniere di un nuovo pensiero artistico così influente da far nascere, ancora oggi, decine di retrospettive in città come Torino, Sarzana e Roma. La mostra che oggi apre i battenti al pubblico vuole dedicare un’attenzione particolare a una parte importante della ricerca artistica di De Chirico che, parallelamente ad altri illustri maestri come Picasso e Mirò, si è appassionato alla conoscenza delle antiche tecniche della litografia e dell’acquaforte. 

Il genio dietro Ettore e Andromaca e le desolate Piazze d’Italia le riteneva infatti alla stregua delle sue opere compiute: non bozzetti o schizzi propedeutici ma vere e proprie creazioni d’arte che restituiscono le stesse solitudini e gli stessi sguardi sul mondo dei grandi dipinti. Grazie alla preziosa collaborazione con la storica stamperia d’arte Caprini di Roma, punto di riferimento di de Chirico per gran parte della sua carriera, la mostra accoglie dunque una rara collezione di 24 multipli in litografia ed acquaforte colorate a mano e 7 disegni originali realizzati dall’artista con matita litografica su temi quali paesaggi e personaggi metafisici e mitologici, gladiatori, cavalli e anche un bellissimo autoritratto. I visitatori della mostra noteranno subito come dietro questi disegni si nascondano anche gli scheletri di capolavori ormai celebri in tutto il mondo e già consacrati. Nel tratto di de Chirico, tutta la vastità degli spazi vuoti, l’architettura e le ombre senza tempo, tutti i simboli e le allegorie della sua arte. Queste tecniche di stampa hanno permesso di creare forme più accessibili mantenendo una diretta espressione della gestualità dell’artista, ed è da qui che arriva anche il titolo della mostra Il segno oltre il tempo.

«Arte pentagono è fortemente motivata nel ricordare il valore artistico di queste tecniche di stampa ormai quasi completamente soppiantate da procedimenti digitali che potrebbero soffocare ingiustamente anche il valore storico di un linguaggio che è rimasto autentico e vivo», si legge nella nota di presentazione della mostra, «perché legato all’unicità di un sapiente gesto che è ancora umano». Un accurato catalogo, con i testi tradotti anche in inglese, documenta questa preziosa collezione in tutti i suoi dettagli. Catalogo e mostra a cura di Edoardo Pincelli e Alfonso Pagani. Ingresso libero e orari dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 20. Domenica aperto su appuntamento.