Vallelunga, divieto di balneazione

PESCARA. «Ho firmato un’ordinanza di divieto temporaneo e prudenziale di balneazione per un tratto della riviera sud di Pescara, denominato “Zona antistante il Fosso Vallelunga” dove l’Arta ha segnalato di aver riscontrato livelli più elevati della norma di escherichiacoli. A causare il disagio è stato uno sversamento improvviso in mare di acque nere dall’impianto di sollevamento che ha avuto un guasto», lo ha detto il vice sindaco nonché assessore al Demanio di Pescara Berardino Fiorilli.

«L’Aca, responsabile della gestione dell’impianto, ha provveduto a ripristinare il funzionamento della struttura nella stessa giornata, ma ormai il danno era già fatto, l’ennesimo schiaffo alla città da parte di una cattiva gestione di un’azienda che per prima dovrebbe tutelare la salute del territorio».

Ieri mattina, i balneatori che operano nella zona circostante il Fosso sono stati avvisati della problematica.

«Condividiamo le loro preoccupazioni e la rabbia per un incidente avvenuto in piena estate, in una stagione che finalmente stava andando avanti in modo sereno, con una costa pescarese completamente balneabile. L’Arta, come ha effettuato il terzo prelievo per verificare la scomparsa dei colibatteri, che in effetti, sistemato il guasto temporaneo, dovrebbero essere spariti, e i risultati delle analisi sono attese per venerdì. Nel frattempo, l’ufficio tecnico sta valutando con l’ufficio legale del Comune la situazione per una possibile denuncia nei confronti dell’Aca per il danno arrecato alla città intera. Non è possibile continuare a passare da un’emergenza all’altra, dalla carenza idrica in mezza città a sversamenti in mare di acque nere, sempre riconducibili a una cattiva gestione tecnica della macchina Aca. E con l'Arta abbiamo concordato di continuare a ripetere i campionamenti ogni giorno sino a quando non avremo un esito positivo. Complessivamente il provvedimento di divieto riguarda un tratto di circa 500 metri di costa a nord e a sud del Fosso Vallelunga, interessando circa una decina di stabilimenti balneari».

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