Vent’anni e tanti obiettivi raggiunti
Dai bonus luce e gas alle detrazioni fiscali e la Carta famiglia, ma c’è ancora molto da fare
Montesilvano. «Da soli non possiamo fare tutto. Insieme sì». È con questa convinzione che l’Associazione nazionale famiglie numerose si è sempre mossa. Rivendicando l’attenzione della comunità politica verso nuclei familiari che, oggettivamente, presentano peculiarità ed esigenze proprie rispetto ad altri. Con qualche risultato, perché negli anni è effettivamente cresciuta la sensibilità verso le grandi famiglie. Ecco, quelli più significativi, ottenuti a livello nazionale.
1) ASSEGNI FAMILIARI. Il primo successo politico è del 2006 ed è da attribuire al senatore Giulio Andreotti. Dopo un incontro con Anfn Andreotti si batté (fino a minacciare crisi di governo se l’istanza non fosse stata accolta) di portare a 21 anni il limite degli assegni familiari. Dal 1° gennaio 2007, oltre i soggetti sopra indicati, fanno parte del nucleo familiare anche i figli (ed equiparati) con più di 18 anni e meno di 21, se apprendisti o studenti, a condizione che nella famiglia vi siano almeno 4 figli di età minore di 26 anni compiuti.
2) DETRAZIONI. È il dicembre del 2007 quando, nella legge Finanziaria, l’esecutivo guidato da Romano Prodi introduce una ulteriore detrazione per le coppie con almeno 4 figli. Il beneficio ammonta a 1.200 euro l’anno e riguarda tutti, anche gli incapienti. Capitolo Ici: «In un incontro a Loreto dove partecipò il ministro Gianluca Galletti – ricorda il presidente Alfredo Caltabiano - scrivemmo una proposta di emendamento per il riconoscimento di una detrazione di 50 euro per ogni figlio a carico. L’emendamento passò e grazie ad Anfn tutte le famiglie con figli in Italia poterono beneficiare di questa detrazione, fino alla abolizione dell'Ici avvenuta nel 2008».
3) BONUS ENERGIA. Grazie al senatore Carlo Giovanardi, dal 2008 al 2011 sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega alla famiglia, viene introdotto il bonus energia e il bonus acqua. La misura interessa tutti, ma la soglia Isee per poterne usufruire è, per le famiglie numerose, più alta, a 20mila euro. Soglia portata a 30mila durante la cosiddetta crisi energetica ed ora ristabilita nella versione precedente.
4) CARTA FAMIGLIA. Con un emendamento dell’allora onorevole Mario Sberna, con la legge di Stabilità 2016, viene istituita la carta della famiglia destinata ai nuclei con almeno tre figli. Nonostante numerosi solleciti della associazione, la carta è diventata operativa solo nel 2019. Con la legge di stabilità 2019, vengono infatti accolte le richieste di modifica proposte dall’associazione (eliminazione dell’Isee, estensione ai figli a carico fino a 26 anni) e soprattutto vengono stanziati per l’attuazione 3 milioni di euro (1 milione di euro per ciascun anno del triennio 2019-2021). I fondi tuttavia, per volontà del ministero competente, non furono destinati allo sviluppo della carta e furono dirottati su altre voci di spesa, decretando il fallimento di quello strumento malgrado le sollecite proteste dell’associazione, che denunciava l’errato approccio del Ministero e proponeva invece diverse buone pratiche europee come Francia, Spagna e Polonia.
5) ASSEGNO UNICO. Con le insistenze di Anfn, finalmente viene riconosciuto all’interno dell’Assegno unico universale (Auu), l’ex detrazione di 1200 euro. Nella finanziaria 2023 l’integrazione all’assegno unico universale destinato alle famiglie con almeno quattro figli passa da 1.200 euro a 1.800 euro. Questo intervento si aggiunge ad altri interventi previsti nella legge di bilancio: come l’aumento del 50% dell’assegno unico per il primo anno di vita del bambino. O l’incremento del 50% dell’assegno per i primi tre anni dei figli, limitatamente alle famiglie con tre o più figli ed un Isee non superiore a 40mila euro.
6) PANNOLINI. Nella prima finanziaria del governo Meloni (2023) viene accolto un cavallo di battaglia dell’associazione: l’abbattimento dell’Iva sui pannolini e generi per l’infanzia dal 22 al 4 per cento.
Nella finanziaria successiva (2024) la stessa Iva viene però aumentata al 10 per cento in quanto, a detta del governo, i prezzi di vendita sono rimasti invariati.
7) GARANZIA MUTUI. Nella Legge di Bilancio 2024 il governo Meloni reintroduce e rafforza un intervento già precedentemente introdotto ai tempi del governo Letta e poi inspiegabilmente scomparso: la garanzia Consap per le famiglie con almeno tre figli per l’acquisto della prima casa.
8) SGRAVIO CONTRIBUTI. Un’altra misura introdotta dal governo Meloni è l’annullamento dei contributi per le lavoratrici con due figli fino ai 10 anni del secondo figlio (solo per il 2024). Per le lavoratrici con tre figli la misura si estende fino ai 18 anni del più piccolo e si prolunga per tre anni (2024-2026).
9) LEGGE FAMIGLIE XXL. Infine, il nuovo Patto di stabilità prevede una legge delega sullo status delle famiglie numerose. Una norma attesa da tempo dall’Associazione che festeggia 20 anni di vita. (c.d.s.)