Verde, negozi e parcheggi nei 13 ettari dell’ex stazione
Svelato lo studio condotto da una società di Padova per conto del Comune Via Bassani e il terminal bus verranno interrati. L’operazione costa 12 milioni
PESCARA. Un parco pubblico. Due parcheggi a silos in superficie. Via Bassani e Pavoni interrata. E poi negozi, ristoranti e una piccola quota destinata all’edilizia residenziale. Ecco come potrebbero diventare in un futuro non lontano le aree di risulta. Queste indicazioni sono contenute nel dossier che la società specializzata di Padova, la Sinloc (Sistema iniziative locali) ha consegnato nei giorni scorsi al Comune. Era stata l’amministrazione, nel maggio scorso, ad incaricare la società di fare uno studio per una spesa di 46.360 euro. E ora questo studio, l’ennesimo sulle aree di risulta, ha visto finalmente la luce. Ma stavolta questo non dovrebbe finire in archivio, come è accaduto per gli altri in passato. Il sindaco Marco Alessandrini, in un’intervista pubblicata sul Centro di ieri, ha annunciato che il 2016 sarà l’anno della svolta, perché si faranno i primi passi per la riqualificazione delle aree di risulta.
Lo studio. Il dossier della Sinloc è il primo passo per l’avvio della riqualificazione. È una sorta di studio di fattibilità, perché indica gli interventi da eseguire per rendere effettivamente conveniente la sistemazione dei 13 ettari dell’ex stazione ferroviaria. Il costo dell’operazione si dovrebbe aggirare sui 12 milioni di euro.
I parcheggi. La società è partita dai parcheggi, che non potranno essere più interrati come previsto in passato. L’idea è quella di realizzare due silos in superficie sia a nord, che a sud. Il primo silos conterrà 650 posti; il secondo, 570. Il totale è di 1.220 stalli per le auto. Del resto, la realizzazione dei parcheggi interrati presenterebbe non poche incognite sui costi. Il verde. Nella parte centrale delle aree di risulta è invece prevista un’enorme area verde di 9.000 metri quadrati destinata a parco pubblico.
Negozi e appartamenti. Qualsiasi tipo di intervento, comunque, potrà essere realizzato esclusivamente con l’aiuto di qualche privato. Ma un privato per investire in un’operazione del genere ha bisogno di guadagnarci. Per questo motivo lo studio ha ipotizzato altri interventi per rendere vantaggioso l’affare. Questi interventi riguardano degli spazi commerciali e una piccola quota di edilizia residenziale.
Una soluzione alternativa a quella di un edificio a torre, previsto in passato, è quella della realizzazione di un’edilizia a blocco da posizionare alle estremità delle aree di risulta. Più precisamente, nell’area di parcheggio di fronte al Bingo, in via Michelangelo, dove è previsto un volume di 10.000 metri cubi di edilizia residenziale e commerciale e in un’area più a sud più piccola, con 6mila metri cubi.
Strada interrata. Lo studio prevede anche l’interramento della viabilità in corrispondenza della stazione ferroviaria, per non interrompere la prospettiva che dalla stazione stessa arriva fino al mare. La strada da interrare è via Bassani e Pavoni. Nel sottosuolo dovrebbe finire anche il terminal degli autobus di linea ora in superficie.
Sosta gestita dai privati. Un altro elemento che dovrebbe rendere conveniente la partecipazione di uno o più privati è quello della gestione di tutti i parcheggi della città. L’amministrazione potrebbe affidare il servizio, ora nelle mani di Pescara parcheggi, alla società che realizzerà gli interventi nelle aree di risulta.
Del resto, l’amministrazione è intenzionata a ridurre al minimo possibile l’intervento immobiliare, per questo si è pensato ad una leva ulteriore per rendere sostenibile l’intera operazione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA